....lo rivela Wikileaks
Secondo un documento svelato da Wikileaks, pubblicato dal quotidiano britannico Daily Telegraph, l'uomo attualmente designato a prendere "provvisoriamente" la successione di Mubarak, gode della più completa fiducia del governo d'Israele. Dal 2008, infatti, Tel Aviv aveva detto a chiare lettere che "Non c'è dubbio che Israele si senta più a suo agio con la prospettiva di Suleiman alla presidenza".
Costui è stato puntualmente designato a guidare la transizione dopo il gran corto circuito che ha scosso la società egiziana, su ingiunzione degli Stati Uniti che vedono di buon occhio il trasferimento del potere nelle mani di Suleiman. La "tempesta perfetta" ventilata da H. Clinton si risolverebbe perfettamente con la promozione del gran capo dei servizi segreti egiziani che -tra l'altro- era stato indicato in tempi non sospetti da Israele .
Secondo il documento distribuito da Wikileaks, il consigliere del ministero della Difesa David Hacham, nel 2008 spiegò ai diplomatici Usa in Israele che per lo Stato ebraico Suleiman doveva essere "almeno un presidente ad interim in caso di morte o incapacità di Mubarak". La ribellione popolare che ha fino ad oggi paralizzato l'Egitto, non ha modificato minimamente questo scenario su cui converge Washington e l'Unione Europea, che fanno quadrato attorno a Tel Aviv. E voltano le spalle alle aspirazioni pressanti della società egiziana oberata dal peso soffocante di 36 anni di un regime che hanno sempre sostenuto militarmente e finanziariamente.
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