viernes, 25 de marzo de 2011

Libia:"Rivoluzione democratica" telediretta da Parigi e Londra

SAS , Delta Forces e DGSE erano attivi sin dallo scorso ottobre (vedi qui)
I lirici cantori della "primavera araba" e dei mistici poteri ultraterreni di internet, i poeti dell'incontenibile ed incontaminata forza espansiva della democrazia (persino quando inalbera vessilli monarchici in auge al tempo della colonia) ora sono stati smentiti dalla cronaca. Non dalla storia. Sbugiardato il lirismo che ammicca con connivenza alla tragedia dell'interventismo militare santificato dall'ONU, subappaltato alla Francia, ed ora  ai soliti Paesi dell'occidente industrializzato. 
No, non è vero che "Cairo e Tripoli  come Tunisi" così come ieri "Danzica e Stettino come Detroit" era un abbaglio ottico. La rivista francese Le Canard enchainé del 16 mars 2011, nelle sue pagine interne, rivela che i servizi francesi erano operativi sin dal novembre scorso in Cirenaica. Hanno introdotto armamenti pesanti, addestrato i rivoltosi che
-a differenza di quelli di Tunisi e del Cairo- sin dalle prime ore impugnarono armi ed assaltarono caserme e depositi militari. Di fronte alla risposta equivalente del governo di Tripoli, il coro mediatico occidentale innalza all'unisono l'orchestrato mantra degi "aerei che bombardano rivoltosi disarmati" (sinora neppure una foto è trapelata). I reparti speciali inglesi SAS e Delta Forces (vedi qui)  partecipano direttamente all'assalto ai depositi militari (vedi Corriere della Collera).


Poi è stata una corsa a cronometro: Ban-kii Moon va a rapporto nello studio di Obama, riceve direttiva, convoca il Consiglio di sicurezza, condanna fulminea, sanzioni, raid aerei, blocco navale ecc. Medvedev viene ammorbidito con la promessa dell'entrata della Russia nell'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), e si astiene. Inizia la frittata, con i contrasti e le contrapposizioni che scaturiscono dalla precipitazione e dall'ingordigia della Francia, e dalla presunzione di tutti gli altri. Sbagliano i calcoli, il tiranno tripolino non fugge, la capitale non insorge, e la "marcia" dei rivoltosi non arriva mai nella capitale. Salta l'inghippo concertato, e devono intervenire direttamente gli sponsor: la ribellione è troppo improvvisata. 


Di fronte all'evidenza, ognuno cerca di salvare il salvabile, e cominciano i colpi bassi dei servizi segreti occidentali, uno contro l'altro armati. Quelli italiani, finalmente quagliano che l'Italia è inguaiata, e perderebbe con tutti gli scenari, pertanto sul quotidiano Libero appaiono spassosi retroscena sulle manovre francesi. Sarkozy s'era spinto ad innalzare il "comitato di Bengasi" a "unico rappresentante del popolo libico". Infatti, sin da ottobre aveva ospitato a Parigi Nouri Masmari, il capo di quel "governo" di nuovo conio. La democrazia è una merce poco esportabile, o come diceva Machiavelli, a Bengasi sarebbe bene ricordare che: "Il potere che si conquista facilmente, con altrettanta facilità si perde". Contare con milizie proprie, non con lanzichenecchi o armate straniere.

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