Prima del 2 agosto o aumenta "rischio Paese"
Anche Fitch ha lanciato la minaccia di declassificare il rating degli Stati Uniti, finora fisso sulla tripla A. Nel gergo dei bassifondi del globalismo finanziario, significa che tipo di interesse deve pagare un Paese per ottenere nuovi prestiti o per le quote annuali su quelli vecchi. Solo un mese fa. Moody's aveva per prima lanciato l'allarme che destò stupore e incredulità. Stavolta, i missili della doppia e tripla A, non erano diretti contro le solite economie del terzo mondo. No, contro gli Stati Uniti.Quegli stessi che continuano ad essere luce cristallina per le pupille degli interscambiabili governantii e classe dirigente europea tutta.
Adesso Fitch ribadisce il concetto, e rinacara la dose: prima del 2 agosto,se il governo di Obama non riesce a a strappare l'aumento del tetto del debito (vedi qui) alle due Camere, gli USA perderanno la valutazione AAA. Se questo termine non venisse rispettato, Washington non potrà onorare i pagamenti in scadenza il 15 d'agosto, e il rating sarà dichiarato in "restricted default". Qualcosa come "bancarotta limitata", cosa del tutto plausibile, visto che il debito globale -privato e pubblico- degli USA, è assai più accentuato di quello della Grecia.
Fitch, pertanto, ribadisce l'avvertimento lanciato da Moody's e S&P, ed aggiunge che sono a rischio anche i buoni del Tesoro. Insomma, allarme grosso per la Cina (qui) e gli altri detentori di titoli USA. Va ricordato che pochi mesi fa, i governi europei procedettero ad acquistare ingenti quantitativi del debito pubblico USA.
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