Durante la sua visita a Lima, Critistine Lagarde, la numero uno del il Fondo Monetario Internazionale, ha smentito che il FMI si appresiti a "prestare" 600 miliardi di dollari all'Unione Europea (UE). Di fronte alla stampa, accompagnata dal presidente peruviano Ollanta Humala, ha aggiunto che non sa spiegarsi chi -e perché-abbia fatto circolare un'informazione che é priva di fondamento, dal momento che le autoritá italiane non avrebbero mai richiesto la concessione di alcun credito. Si tratterebbe di un allarmismo che
si inquadra nel contesto generale di guerra mediatica che spiana la strada all'attacco ormai frontale all'euro ed al blocco europeo. L'allarmismo provocato dalla notizia, per gli speculatori é manna caduta dal cielo, come un concime ideale adatto a facilitare a Monti e al suo governo-Goldman Sachs, la lista delle stangate preannunciata per il 5 dicembre. Orientate a punire e salassare i redditi da lavoro salariato, la piccola proprietá immobiliare e quella imprenditoriale che alimenta il mercato interno italiano. La mannaia magica di Monti non sfiorerá nemmeno i grandi patrimoni e le reddite dei gruppi multinazionali -italiani e no- che hanno come sede i paradisi fiscali anglosassoni.
In ogni caso, 600 miliardi non sono gran cosa, ma una chiara offessa all'intelligenza qualora pensassero di di mettere le mani con questo sukll'ENI, Fimeccanica, Fincantieri, le altre parastatali, l'acqua potabile e tutte le municipalizzate.
Non é "crisi economica" ma destrutturazione d'un sistema con mezzi estremi, giá sconfinati sul terreno di una guerra monetaria, economica, finanziaria, commerciale, mediatica e culturale contro il blocco europeo, ormai al tracollo. Ed al suo interno, Parigi-Berlino agiscono di concerto per diminuire i rispettivi danni a spese dell'Italia.
No hay comentarios:
Publicar un comentario