Caracas, Il vertice dei paesi dell'ALBA e quelli appartenenti a Petrocaribe hanno ottenuto da Haiti e dalla Repubblica Dominicana l'apertura di un dialogo, con la mediazione del Venezuela, al fine di sanare l'aspro conflitto insorto dopo la sentenza del tribunale costituzionale dominicano ( n.168/13). I giudici hanno privato arbitrariamente della nazionalità dominicana a ben 200 mila cittadini di origine haitiana. La gravità di questa grave sentenza è che
stabilisce il carattere retroattivo, cosa che consente di ritirare la nazionalità ed espellere a cittadini nati e cresciuti in terra dominicana. L'insolita risoluzione dei giudici ha destato molto clamore nella regione dei Caraibi, storicamente attraversata da flussi migratori, che vedono con preoccupazione una decisione che sta attizzando la xenofobia e le discriminazioni, sempre latente contro l'emigrazione proveniente da Haiti. Questa volta, però, vengono negati e cancellati diritti acquisiti, stabilendo l'applicabilità retroattiva.
L’87% della migrazione in Repubblica Dominicana (RD) è costituito da haitiani. La popolazione haitiana e dominicana di ascendenza haitiana supera le 700.000 persone su un totale di circa 9 milioni di abitanti, attivi soprattutto nell'edilizia e nell'agricoltura.L'apertura di un tavolo di dialogo tra le due nazioni che coabitano la stessa isola è un buon segnale, incoraggiato anche dal CARICOM e altri organismi regionali del Caribe.
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