Pino Cabras L'Anna Karenina di Lev Tolstoj inizia
con il ricordare che «tutte le
famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è
infelice a suo modo». L'Europa uscita da queste elezioni
continentali è più che mai una realtà estremamente variegata, e probabilmente infelice. Il
regime dell'austerity ha colpito in modi diversi i popoli europei,
provocando reazioni molto differenziate. Queste reazioni sono state
influenzate dalla maggiore o minore velocità della crisi, dalla
diversa tenuta dei partiti tradizionali, dalla capacità di
rassicurare gli elettori da parte dei partiti nuovi e di rottura,
dalla traiettoria dell'azione dei rispettivi governi. In certi
importanti paesi (come nel Regno Unito e in Francia) si sono
affermati in modo clamoroso come primi partiti delle forze di netta rottura. In altri paesi (come in Germania, in Polonia e in Italia) ha
funzionato una sorta di tradizionale "riflesso d'ordine" in
favore del governo. Altrove, come in Grecia e in Spagna, si è
rafforzato chi sta a sinistra del PSE. Ovunque si coglie una qualche
tendenza netta, ma è dovunque peculiare.
Anche il risultato italiano è
straordinariamente netto. Il PD renziano rafforza la propria
funzione: riorganizzare efficacemente il blocco sociale conservatore
nel momento in cui crolla l'analoga funzione berlusconiana, tenendosi
all'interno una porzione ancora molto elevata del suo elettorato
tradizionale proveniente da sinistra. Una sorta di DC 2.0 che ritorna
alle percentuali del PCI nelle regioni rosse, prende il doppio dei
voti dell'opposizione a cinque stelle e tenterà di dare l'impronta
decisiva alla Terza Repubblica, promettendo un dinamismo riformatore,
sempre di richiamo nel paese del Gattopardo
fonte Megachip
Chi scrive non aveva affatto previsto la portata di questa avanzata.
Ma una previsione per il prossimo periodo va fatta lo stesso.
Nel momento in cui l'area di centrodestra
prosciugata dal PD ratificherà pienamente la nuova leadership, si
troverà anche la quadratura per eleggere un nuovo presidente della
Repubblica in luogo dell'esausto Napolitano: un Draghi o un suo
simile che benedica un'era di nuove privatizzazioni e di ulteriore
precarizzazione del lavoro.
Di fronte all'odierno distacco di 20
punti percentuali tra PD e M5S, l'ancora molto rilevante opposizione
del movimento fondato da Grillo dovrà aprirsi a un modello di
partecipazione politica diversa e a linguaggi che non potranno più continuare con lo schema attuale. In Europa
abbondano gli esempi per un rinnovamento, a partire da Alexis Tsipras.
Intanto, ovunque la situazione si
muoverà, sotto le nuove ombre di guerra che l'Europa ha
riportato nel continente.
No hay comentarios:
Publicar un comentario