martes, 27 de octubre de 2015

Venezuela: Bank of America smentisce i profeti del caos

Un rapporto del Bank of America fa un bilancio della situazione del Venezuela che dista molto da quello diffuso con insistenza dai detrattori internazionali e da quelli dei dell'opposizione politica interna. Lontano dal loro interessato catastrofismo abituale, l'esposizione del Pese sudamericano per il pagamento di buoni del tesoro in scadenza nel 2016, si aggira sui 10,1 miliardi di dollari. E' una cifra sicuramente non allarmante, che equivale al 23% del totale delle esportazioni. "Nessuna di queste cifre indica un problema di solvibilità"
secondo l'opinione di Francisco Rodríguez   responsabile del Bank of America-regione Ande.

Il ministro delle Finanze Marcos Torres ha anticipato che il Venezuela ha già messo in pagamento 1,4 miliardi di dollari per pagare il debito estero in scadenza nell'ultimo trimestre 2015. Ha sottolineato che nel presente anno il Venezuela ha sborsato un totale di 13 miliardi di dollari. Tutto ciò smentisce l'ossessiva campagna mediatica che parlava di default imminente, che si rivela più un contributo alla destabilizzazione che ad analisi e previsioni responsabili. E' un atto che risponde a calcoli politici, non alla realtà o alla cronaca economica.

Il rapporto del Bank of America è come una doccia fredda, una smentita  per Ricardo Hausman -ex ministro ultra-liberista nei governi di 20 anni fa- che si è azzardato a dire che -secondo la sua visione- il Venezuela ha bisogno di 50 miliardi di dollari da parte del FMI. Questo è il personale apporto militante dell'ex ministro Hausman alla campagna elettorale in corso. Sullo stesso piano è l'iniziativa illegale dell'oligarca Lorenzo Mendoza e del suo gruppo: confabulato privatamente con il FMI un "interventio stutturale". Può una istituzione "finanziaria" seria trattare segretamente con un cittadino privato e non con le autorità costituite di un Paese?

En el Fondo. En el reporte citado, Rodríguez alude a la conversación divulgada por el gobierno en que el economista venezolano Ricardo Hausmann afirma que el país requeriría un rescate financiero de entre 40 y 50 millardos de dólares por parte del Fondo Monetario Internacional.

Al respecto, indica que la visión de un posible default divide las opiniones en la oposición, donde no hay un consenso que respalde la visión de Hausmann sobre la necesidad de llevar a cabo un “reperfilamiento” de la deuda externa para alcanzar la estabilidad macroeconómica.

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