Gilad Atzmon Una
email recentemente diffusa da Wikileaks rivela che nel 2011,
l'oligarca ebreo George Schwartz Soros diede dettagliate istruzioni
al segretario di Stato americano Hillary Clinton2
su come gestire una rivolta in Albania. Soros
fece addirittura il nome di tre candidati che egli riteneva “avere
forti legami con i Balcani”.
Non
sorprendentemente, diversi giorni dopo che la email era stata inviata
alla Clinton, l'Unione Europea inviò uno dei nominati di Soros ad
incontrare i leader albanesi
a Tirana per cercare di mediare la fine della rivolta.
a Tirana per cercare di mediare la fine della rivolta.
La
email di Soros getta luce su chi realmente dà il tono all'Occidente.
Chiaramente, non si tratta dei nostri cosiddetti “democraticamente
eletti” politici. È
invece un piccolo gruppo di oligarchi, persone come Soros, Goldman e
Sachs. Persone che sono guidate dal mammonismo-capitalismo che è
basato sui traffici in opposizione alla produzione. I mammoniti sono
interessati al perseguimento di mammona (la ricchezza) puramente per
amore di mammona.
Soros
è, senza dubbio, il più illustre mammonita della nostra epoca. Il
miliardario ebraico è “l'uomo che violò la Banca d'Inghilterra”,
un'avventura che gli portò più di un miliardo di dollari in un solo
giorno del settembre 1992. Nel 2002, un tribunale francese considerò
Soros colpevole di aver usato informazioni riservate per trarre
profitto da un accordo di acquisizione del 1988 della Banca Societe
Generale. Nei giorni precedenti al voto sulla Brexit questo
capitalista speculativo ha usato le pagine del Guardian
per
cercare di manipolare gli inglesi affinché seguissero il suo
consiglio sulla Brexit.
A quanto pare, gli inglesi non hanno dato
ascolto alla saggezza di Soros. E, finora, sembra che le previsioni
apocalittiche di Soros fossero inverosimili e prossime
all'inconsistenza. Ma rimane aperta la questione del perché il
Guardian abbia fornito una tribuna all'oligarca capitalista
speculativo. È
una fonte di informazioni o un prolungamento della longa manus del
mammonismo?
L'oligarca
ebreo ha sviluppato un'enorme organizzazione che lo assiste nel
perseguimento della sua agenda capitalistico-speculativa. Soros ha
capito molti decenni fa che è molto facile comprare istituzioni e
attivisti di sinistra. Sin dagli anni '80, Soros ha usato il suo Open
Society Institute per investire una parte dei suoi soldi in alcuni
gruppi politici e organizzazioni non governative di sinistra di tutto
il mondo.
Soros finanzia organizzazioni non governative, attivisti e
istituzioni di sinistra desiderosi di sottoscrivere la sua agenda.
Costoro sostengono una filosofia cosmopolita e sono devoti al mantra
anti-nazionalista di Soros. Il risultato è stato devastante. Invece
di unire i lavoratori, Soros ha finanziato organizzazioni di
“sinistra” per dividere i lavoratori in gruppi settari definiti
dal gender, dall'orientamento sessuale e dal colore della pelle.
Molti
di coloro che sostengono la causa palestinese sono rimasti sconvolti
nello scoprire che Soros ha finanziato il movimento BDS sebbene egli
abbia simultaneamente investito nell'industria e nelle fabbriche
israeliane operanti in Cisgiordania, come la Soda Stream.
Soros
finanzia anche J Street, la lobby ebraica americana che controlla
l'opposizione all'ultra sionista AIPAC. Esaminando l'enorme lista
delle organizzazioni3
sostenute da Soros emerge che l'oligarca sionista “light”
sostiene alcune buone cause che sono particolarmente buone per gli
ebrei e per lo stesso Soros.
Soros
sembra credere nella “sinagoghizzazione” della società. Egli
sostiene la divisione della società in tribù biologicamente
orientate: ad esempio, neri, donne, LGBT, lesbiche. Egli ha investito
milioni nel dividere i lavoratori. Divide et impera, ecco cos'è.
Tracce
del suo distruttivo Open Society Institute possono essere trovate
nella fallita rivoluzione di velluto in Iran, nelle attività delle
ONG anti-Assad in Siria, dietro l'intenso attivismo anti-Putin e
naturalmente negli eventi di Gazi Park in Turchia. Queste rivolte
cosiddette “civili” e “popolari” hanno almeno un denominatore
comune. Esse cercano di destabilizzare i regimi che si oppongono ai
“Zio-cons” come pure all'ordine mondiale mammonita.
Traduzione: A. Carancini
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