lunes, 2 de octubre de 2017

Spagna: Monarchia addio - Aggressioni ingiustificabili contro i cittadini Catalani (+fotos)

 Aznar, Rajoy, re, Felipe Gonzalez, Zapatero
Coriolanis Questa è l'immagine del reale consiglio della corona e ritrae degli sconfitti. Un monarca-fantasma, dedito a sfruttare l'appannaggio speciale riconosciutogli sulle relazioni internazionali,  e le due correnti del "partito globalista" che negoziarono sia il post-franchismo che la sua continuità. Fino a ieri. Capipopolo e re, tirato fuori dal congelatore per disposizione testamentaria di Francisco Franco,
firmarono un patto segreto, com'è uso e costume delle elites. Governabilità basata sull'immobilismo, archiviare il passato e immunità per quasi tutti. "Chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto", godersi il bonus di entrata nella "Europa" allora socialdemocratica. Turismo per tutti e vivalademocrazia!

I neo-franchisti, sono tornati al governo per gestire la fase della penuria del nuovo corso neoliberista, quella dei tagli spartani allo stato sociale. Per mano del mediocre Rajoy si erano illusi di poter eternizzare l'immobilismo. Sia sul fronte sociale, sia in quello della mai sopita questione regionale o micronazionale interna. A Madrid e Bruxelles sono convinti che la loro volontà deve sempre imporsi sulla plebe. Anche con la violenza, se e quando si oppone alle loro decisioni.

Il globalismo di "sinistra", con Felipe Gonzalez non esitò a scontrarsi con il minoritario separatismo militare del Paese basco, e approntò strutture poliziesche segrete ed illegali (GAL). Mariano Rajoy e la sua destra neoliberista, aggrediscono direttamente la gente nei seggi elettorali. Briglia sciolta alle nostalgie giovaniliste, e avanti con un revival di violenze contro donne, pompieri, studenti, gruppi familiari, anziani ecc. Hanno sbagliato epoca. Vagheggiare l'idea di risolvere manu militari dà la misura dello stato confusionale in cui versa la monarchia, e della mediocrità del braccio politico esecutore.

Ieri hanno vinto le genti della Catalogna e di tutte le nazionalità che compongono lo Stato spagnolo. Ha perso l'anacronistica monarchia, ormai incapace di ogni utile funzione unificante. Ha perso l'Europa globalista di Bruxelles, che non sa più che posizione assumere verso i referendum. A volte sono buoni, a volte no, così come numerose consultazioni elettorali.  Dipende dalla geopolitica, dalla NATO, Washington o da considerazioni del tutto circostanziali. La legittimità non proviene più dalle urne, ma dal censo.

L'establishment di Madrid ha perso legittimità, prestigio e autorità morale. E' riuscito persino a meritarsi una messa in guardia dell'ONU per il rispetto delle consultazioni elettorali. E' tutto dire, per un governo che quotidianamente si intromette in ogni aspetto della vita interna del Venezuela.

La Spagna si avvia a passo di corsa a diventare una repubblica. Potrà essere uno Stato plurinazionale, una Federazione o una Confederazione. Mai più una monarchia, perchè le due correnti del "partito globalista" non possono più salvarla. Sotto la cenere cova il fuoco del non eliminabile cambiamento  sociale, che è anche progetto in sviluppo all'interno di uno spazio geografico determinato.

 

 





Portada de CNN sobre el 1-O



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