domingo, 7 de enero de 2018

Ucraina: Massacro del Maidan, gli ordini dell’esercito USA erano di fomentare il caos


Il massacro del Maidan, gli ordini dell’esercito statunitense erano di fomentare il caos 
Il chiaro obiettivo del massacro di Maidan a Kiev, il 20 febbraio 2014, è stato quello di seminare il caos ed ottenere la caduta del governo filo-russo democraticamente eletto di Yanukovich. La gente è stata massacrata per nessun’altra ragione che distruggere un governo che le potenze della NATO, specialmente gli Stati Uniti e la Germania, volevano rimuovere
a causa della sua opposizione alla NATO, all’Unione Europea, e alla loro spinta egemonica per aprire l’Ucraina e la Russia all’espansione economica americana e tedesca. In altre parole, a causa del denaro e di come far denaro.

I media e i leader occidentali hanno accusato rapidamente il governo Yanukovich per le uccisioni durante le dimostrazioni di Maidan, ma sono affiorate ulteriori prove secondo le quali il massacro a Kiev di polizia e civili – che ha portato all’escalation delle proteste e ha permesso il rovesciamento del governo di Yanukovych – fu il lavoro dei cecchini. Questi lavoravano agli ordini di oppositori del governo e dei loro mandanti della NATO, i quali hanno usato le proteste come copertura per un colpo di Stato.

Uno dei cecchini ha già ammesso i fatti nel febbraio del 2015, confermando ciò che era diventato di dominio pubblico pochi giorni dopo il massacro di Kiev e, in una telefonata registrata segretamente i primi di marzo 2014, il ministro degli Esteri estone Urmas Paet ha riferito al capo della politica estera della UE Catherine Ashton il diffuso sospetto che “qualcuno della nuova coalizione” di governo a Kiev avrebbe ordinato gli omicidi da parte dei cecchini. Nel febbraio 2016, l’attivista del Maidan Ivan Bubenchik ha confessato che nel corso del massacro lui aveva sparato ai poliziotti ucraini. Bubenchik lo ha confermato in un video che ha ottenuto ampia attenzione.

Nel numero di settembre 2015 della Oriental Review, il dott. Ivan Katchanovski, dell’Università di Ottawa, ha pubblicato un documento sconvolgente sulle uccisioni di Maidan. In esso esponevano in modo dettagliato le prove conclusive che si fosse trattato di un’operazione sotto falsa bandiera [false flag], e che i membri dell’attuale regime di Kiev, incluso lo stesso Poroshenko, erano coinvolti negli omicidi, e non le forze del governo di allora. Le sue carte contengono tutto ciò che è necessario conoscere, e raccomando vivamente di leggerle. Questa è la sintesi delle sue scoperte:

“Il documento analizza una grande quantità di prove provenienti da diverse fonti, pubblicamente disponibili, riguardo a questo massacro ed alle uccisioni di specifici individui tra i protestanti…”. Questa indagine accademica conclude che il massacro è stata una operazione sotto falsa bandiera, pianificata e condotta razionalmente con l’obiettivo del rovesciamento del governo e la presa del potere. Ha trovato svariate prove del coinvolgimento di un’alleanza delle organizzazioni di estrema destra, in particolare Settore Destro e Svoboda [“Libertà”], e dei partiti oligarchici, come Fatherland [Patria]

 I cecchini e gli osservatori nascosti erano situati in almeno 20 edifici ed aree sotto il controllo del Maidan. Le varie prove che i manifestanti sono stati uccisi da queste posizioni includono una settantina di testimonianze, principalmente di manifestanti del Maidan, diversi video dei “cecchini” che avevano sotto mira i manifestanti da questi edifici, confronti fra le posizioni di manifestanti specifici al momento della loro uccisione, e delle loro ferite d’ingresso e segni di impatto dei proiettili. Lo studio ha scoperto vari video e foto dei cecchini armati del Maidan e dei loro osservatori da molti di quegli edifici.

Testo integrale qui

No hay comentarios:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...