lunes, 30 de septiembre de 2019

Una scuola di cinema in una comunita' contadina bolivariana


Alcuni mesi fa, i militanti sociali della CRBZ (Corrente Rivoluzionaria Bolivar Zamora) hanno parlato con il gruppo di Terra TV sul tema della lotta tenace delle numerose famiglie che coltivano in alcuni appezzamenti degli immensi terreni oziosi del “Hato Las Mercedes”, nella regione Barinas. Malgrado la Legge sulla Terra, e le istruzioni del presidente Maduro, che vietano l'espulsione dei contadini
per mano delle mafie locali (grandi proprietari, uomini di mano, paramilitares colombiani, funzionari inaffidabili dell'Istituto delle Terre) tentano di sottarrle a quelli che lavorano le terre assegnate da Hugo Chavez.

Jorge Henriquez, Victor Daniel Rivera et Betzany Guedez,cineasti-formatori di Terra TV, sono andati per tradurre in immagini questa battaglia. Questo straordinario documentario e' anche il loro primo medio-metraggio.

In Venezuela la situazione della lotta per la terra e' complessa, ma grazie alle lotte dei contadini e alle campagne dei media alternativi, il governo bolivariano ha rinnovato la consegna dei titoli di propieta', come testimoniano i casi recenti delle terres du “Trebol” et de “Santa Maria, nella regione del Zulia.

Terra TV e' il risultato di uno sforzo di formazione della Scuola Popolare e Latinoamericana di Cinema, Teatro e Televisione (EPLACITE). Questa prima opera si ispira ad alcuni dei principi de-colonizzanti di questa scuola itinerante.
Il film, liberata la informazione dallo schema giornalistico della “domanda-risposta”, e' un veicolo diretto della parola dei coltivatori. La voce contadina non e' tradita ne' tergiversata. Persino nel volume: la voce che le reti televisive fanno sempre aumentare “al di sopra del reale”, qui e' mischiata all'universo lavorativo che accompagnal'essere umano, mentre anche lui lo trasforma. 
 
Coerenza tecnica del suono con il concetto di armonia ricercato tra contadini, animali, terra e sementi. Nello sguardo sugli oggetti vi e' una tenerezza che si oppone alla relazione che il capitalismo ha creato con le “cose”.
L'elevata qualita' fotografica di questo primo film e' anche connessa a relazioni di rispetto, di amore e agli orientamenti dati dai contadini alla giovane equipe di Terra TV. Come dice Jorge Henriquez : “Ci siamo amati”.

Nel viaggio verso l'appezzamento, c'e' un effetto speciale nel montaggio. Un documentario classico riassumerebbe sicuramente l'attraversamento del fiume e la lunga marcia a piedi sotto il sole, in pochissmi piani: “e' cosi che i contadini arrivano sulla terra da lavorare”. Qui i realizzatori hanno strutturato la marcia in frammenti successivi, rinforzato da suono lancinante dei passi.
Noi marciamo con i coltivatori, e tra questi sorgono le loro personalita', madri, bambini, uomini a piedi o in moto. 

La distanza da percorrere evoca meglio di ogni discorso l'immensita' delle terre incolte in mano a un solo uomo,l'immensa ingiustizia inasprita dal rifiuto di vendere carburante per la barca dei contadini, indispensabile per attraversare da una sponda all'altra. Le testimonianze raccontano la speranza che un giorno le cose miglioreranno; illustrano la pazienza collettiva vissuta molto prima che gli “intellettuali” spiegassero come
fare la rivoluzione.
Questa lunga marcia e' in qualche modo l'immagine del tempo nella rivoluzione bolivariana, e della rinnovata fede popolare contro gli ostacoli.
Thierry Deronne, 
Caracas 4 septembre 2019----fonte QUI


Questa lunga marcia e' in qualche modo l'immagine del tempo nella rivoluzione bolivariana, e della rinnovata fede popolare contro gli ostacoli.
Thierry Deronne, Caracas, 4 septembre 2019

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