lettera dalla Bolivia
Calma in tutto il paese dopo l'annuncio delle nazionalizzazioni di varie societa petrolifere e in particolare della nazionalizzazione totale di ENTEL di precedente proprietà di Telecom Italia e il cui direttore generale era Franco Bertone.
In effetti polizia e esercito avevano preso il controllo di tutte le istallazioni petrolifere per paura di reazioni, in particolare a Santa Cruz, ma fortunatamente non ci sono state reazioni.
Sole reazioni sono di fatto venute dall'esterno, una reazione dal governo peruviano che minaccia reazioni visto che una delle società nazionalizzate riforniva in petrolio il Peru.
La reazione più importante é venuta dal governo italiano che ha definito espropriazione la misura del governo boliviano. L'ambasciata boliviana in Italia ha reagito affermando che la nazionalizzazione era un diritto del governo boliviano e che faceva seguito a due anni di trattative infruttuose. Telecom aveva verso il fisco boliviano un debito di 43 milioni di dollari.
Violenta egualmente la reazione della CNN che ha dato la notizia delle nazionalizzazioni, con un giorno di ritardo. Il giornalista della CNN era vicino a me durante il miting del primo maggio e a meta del discorso di Evo Morales, stufo ha detto al suo tecnico "ce ne andiamo tanto non c'é più niente d'interessante".
15 minuti dopo Morales annunciava la seconda ondata di nazionalizzazioni e firmava sulla piazza i decreti.
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