miércoles, 21 de mayo de 2008

Uribe fa sparire laptop di Mancuso

Il Presidente colombiano Uribe è un prestigiatore, con una notevole destrezza nel gioco delle "tre carte", specificamente dei computer portatili. Dopo aver sbalordito il mondo con le "rivelazioni" sui computer-guerriglieri scampati ad un bombardamento, oggi da Bogotà ci viene detto che sono scomparse le memorie dei partatili e dei telefoni satellitari dei massimi capi
paramilitares!

Salvatore Mancuso ed altri 13 della cupola mafiosa e stragista, la settimana scorsa sono stati prelevati in piena notte dalle loro celle e caricati su un volo speciale, con destinazione Miami. Le squadre speciali, però, si sono dimenticate dei computer e dei telefoni satellitari che i capi mafiosi avevano diritto di usare, in virtù dei benefici dell'accordo di pacificazione.
L'aereo non aveva ancora spiccato il volo, e una mano ignota provvedeva a togliere la memoria ai portatili e ai telefoni di Mancuso&soci!

Nel caso dei computer-guerriglieri hanno tardato 52 ore prima di consegnarli all'Interpol, nell'altro sono stati rapidissimi a manometterli. Due modus operandi opposti. Strano, davvero strano, ma con Uribe non c'è da meravigliarsi di nulla! In un caso si caricano le memorie, si aggiunge; nell'altro si elimina tutto.

Ora il governo di Bogotà può stare tranquillo, le gole profonde mafiose sono lontane, e i giudici colombiani non potranno avvalersi di prove decisive: sono scomparse le tracce sui contatti tra Mancuso+13 e il mondo esterno. Soprattutto quello politico e istituzionale, che conta una sessantina di deputati e senatori in galera o inquisiti. Tutti del giro di Uribe.

C'è uno scandalo ancor più scandaloso: quanti sono i giornali-radio-TV che hanno informato sul verdetto dell'Intepol e i computer-guerriglieri ? Quasi tutti. Quanti sono quelli che hanno riportato ameno "l'agenzia" sui computer-mafiosi? Quasi nessuno. Perchè?

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