..... Permettetemi di toccare un punto importante. Sapete che la svalutazione del dollaro e l'incremento del prezzo dell'energia sono due facce della stessa medaglia e sono menzionate come le ragioni dietro ai recenti squilibri. Ma qual’è in realtà la causa di questo fenomeno? Voi sapete che una parte della svalutazione del dollaro dipende da altri elementi e che una parte è intenzionale. Oggi i politici di alcune potenze mondiali sono costretti a svalutare i dollari per diminuire le conseguenza delle loro attività passate ma anche per imporre le loro volontà sul mercato mondiale.
I lunghi anni di inflazione e i problemi economici di alcune potenze sono stati imposti ad altre nazioni con l’iniezione di dollari senza il supporto dell’economia globale. Ma oggi la capacità di assorbimento dell’economia è diminuita ed altri paesi sono entrati nell'arena mondiale, e questo ha fatto sì che i problemi siano tornati alla loro radice.
Per coprire le continue spese per guerre ed occupazioni, compensati da forti e immorali consumi, e per rimpinguare le tasche del capitalismo mondiale e svuotare quelle delle altre nazioni, c’è stata una vasta iniezione di dollari senza garanzie e oggi tutto questo si è riflesso nella svalutazione del dollaro; un fenomeno che ha messo in pericolo tutte le relazioni economiche mondiali.
Nel campo dell’energia, gli interventi irresponsabili sono sotto gli occhi di tutti. Mentre la crescita dei consumi è inferiore alla crescita della produzione e il mercato abbonda di petrolio, i prezzi sono sempre in aumento e questa situazione è artificiale e imposta dall’alto. E’ chiaro che alcune potenze in maniera artificiale, e per i loro obiettivi politici ed economici, controllano il prezzo del petrolio.
Ma perché certe potenze e i capitalisti internazionali agiscono così? Cercano per caso di giustificare i costi delle guerre e delle occupazioni? Oppure cercano di giustificare gli investimenti sulle nuove fonti di energia in fondo al mare, al Polo Nord o in altre regioni? Da una parte sostengono artificialmente il prezzo del petrolio, dell’energia e delle tasse sul suo consumo; dall’altro, propongono l’estrazione di combustibile da prodotti agricoli. In seguito, considerano questo un pretesto per l'incremento del prezzo dei prodotti alimentari e si allineano contro l’uso dell’energia nucleare che è più pulita e a buon mercato.
Da una parte impongono alle altre nazioni di abbassare le tariffe delle importazioni agricole in nome del libero scambio e dall’altra danno sovvenzioni ai loro agricoltori eliminando di fatto un gran numero di piccoli agricoltori negli altri paesi. Perché alcune potenze usano e intendono il cibo come un oggetto per fare profitti, usando finanziamenti illegali per mantenere milioni di persone schiacciate nella povertà? Perché alcune potenze - per acquisire il dominio del mondo - passano tutte le frontiere dell’umanità e dei valori morali? Perché certa gente si comporta così?
La domanda che ci si pone è: qual’è la soluzione? Con i meccanismi esistenti, si potrà controllare la loro infinita avidità e il loro appetito inarrestabile? Come possono i meccanismi dell'Onu migliorare la situazione quando alcune di queste potenze decidono all’interno del Consiglio di Sicurezza, che è la più alta carica decisionale? Come possono i meccanismi esistenti cercare di risolvere i problemi quando ogni Paese segue le sue politiche sulla base dei propri interessi e quando differenti volontà e differenti motivazioni, a volte diaboliche, sono impiegate per imporre politiche ingiuste a livello mondiale?
Se fossero capaci di risolvere i problemi, il mondo sarebbe arrivato a questo punto? Le statistiche mostrano più di un miliardo di poveri, mentre solo la produzione annuale dei cereali è pari a 400 chilogrammi per ogni persona! .... Così, malgrado l’inganno della maggior parte delle nazioni sull’efficienza regnante nei meccanismi mondiali, a causa dell’urgenza e dell’importanza dei prodotti alimentari nella preservazione della vita dell’uomo, presento le seguenti proposte:
1. Costituzione di un organo indipendente e potente, eletto da tutti i paesi, per la regolazione del mercato alimentare e per organizzare tutti i rapporti, dalla produzione al consumo.
2. Attribuzione di una parte delle spese militari dei paesi al miglioramento della produzione dei prodotti alimentari e come sovvenzione alimentare ai poveri. Si può stabilire la sicurezza senza lo sviluppo di armi mortali e con la tenerezza, ma non si può vivere senza cibo.
3. I paesi ricchi devono assumersi una maggiore responsabilità davanti all’evoluzione mondiale e a quanti partecipano alla regolazione dei rapporti alimentari;
4. La revisione del sistema delle tariffe e delle sovvenzioni dei prodotti alimentari in favore di una distribuzione e produzione equa;
5. L’adesione delle grandi potenze alle convenzioni per preservare l’ambiente e combattere l’inquinamento dell’atmosfera, per prevenire la distruzione dei terreni agricoli e l’estensione della desertificazione.
6. Le potenze oppressive devono essere obbligate ad orientarsi verso la pace e l’amicizia al posto delle guerre e delle occupazioni e devolvere le spese militari per migliorare la situazione dell’agricoltura nel mondo e aiutare le genti povere dei propri e degli altri paesi. Questo sarà un bene per tutti.
7. Controllare e vietare l’imbroglio e il traffico di energia e creare un sistema efficace per produrre e distribuire diversi tipi di energia.
8. Lavorare insieme per far dominare i valori etici ed umani e costruire dei dirigenti puri e monoteisti.
Traduzione dal persiano a cura dell’Associazione Islamica “Imam Mahdi” (AJ)
www.islamshia.org
testo integrale su :http://www.eurasia-rivista.org/cogit_content/articoli/EkEFppEEVkfGvnVzaw.shtml
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