La Russia ha pagato con 27 milioni di morti e con il silenzio calato su queste gesta storiche senza precedenti che cambiarono il destino delle genti europee. Silenzio, distorsione o minimizzazione. E' sufficiente guardare una carta geografica e comparare lo spazio che divide Mosca da Berlino con quello tra la Normandia e la capitale tedesca.
Oltre l'ingiustificata minimizzazione, negli ambienti "occidentali" si è convenuto stabilire che il male assoluto di questa epoca feroce sia quello relativo alla morte di 6 milioni di ebrei. Non solo. Si stende un incomprensibile velo di silenzio sui 27 milioni di vittime russe, sui 7 milioni di tedeschi, sugli 8 milioni di polacchi e sugli 11 milioni di cinesi uccisi. E ci fermiamo qui, consapevoli di peccare per omissione.
Essere polacchi, comunisti, omosessuali, zingari, anarchici, testimoni di Geova o malati mentali era una ragione sufficiente per essere perseguitati, rinchiusi ed eliminati. Perchè c'e' un unico male assoluto? La verità andrebbe detta tutta, altrimenti il passato è... passato invano. Nella gerarchizzazione del male -operata a posteriori- è implicita la irresponsabile codificazione di mali minori. Dopo 60 anni è un triste bilancio storico ed etico, che continua a trasudare senso di colpa, falsa coscienza e una dubbiosa auto-assoluzione.
La conquista delle Americhe, con un corollario di 100 milioni di indigeni sterminati dai virus contagiosi e dalla spada occidentale sarebbe un male relativo? E il traffico forzato di 12 milioni di uomini sequestrati in Africa ed esportati nelle piantagioni del nuovo mondo? Qual'e' la differenza qualitativa che relega il dramma del milione e mezzo di armeni sacrificati dalla Turchia nella categoria del male relativo?
2 comentarios:
Perfetto, è la prima volta che leggo le cose che ho sempre pensato. Purtroppo la storia è scritta dai vincitori. Le vittime sconfitte possono aspettare, forse anche secoli, prima che si parli di loro. Però fate attenzione alle cifre di fantasia. 27 milioni di russi e 8 milioni di polacchi non sono cifre realistiche. Sono tutte valutazioni fatte molto tempo dopo, contando anche tutti quelli "che sarebbero potuti nascere se i morti non fossero morti". La guerra in Polonia durò solo un mese. Anche se i nazisti avessero passato il tempo a uccidere uno per uno tutti quelli che passavano per la strada, non avrebbero potuto uccidere un numero così elevato di persone. Nessuno saprà mai quanta gente è morta a causa della guerra. Ma certamente non sapremo la verità da quelli che, per convenienza politica, hanno tutto l'interesse a "gonfiare" le cifre. Il famoso "olocausto" e i suoi effetti attuali dovrebbero insegnare qualcosa. Grazie e complimenti. Joseph.
Concordo con lo tue osservazioni: tutto è relativo, soprattutto le cifre. La Polonia soffrì invasioni "all'andata e al ritorno", dalle truppe tedesche e da quelle russe. Però è difficile una stima attendibile.
La decimazione della popolazione originaria e nativa del continente americano è quasi impossibile da determinare con esattezza. Così come tutto il resto. Abbiamo fatto riferimento alle valutazioni "più diffuse".
E' un bene, però, che se ne possa discutere, e crediamo che non debba esistere una legge che punisce chi ha opinioni..dissimili su un fatto storico specifico, e sulle sue funeste conseguenze.
Alle opinioni si deve rispondere con opinioni, alle cifre con altre cifre.
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