viernes, 18 de marzo de 2011

Dopo la "no fly zone" in Libia, ci sarà una "no navy zone" in Bahrein?

Giappone:Lloyds perde 50 miliardi-
Si può, colpire la Repubblica di  Libia senza nemmeno minacciare il regno del  Bahrain?  Non si tratta nemmeno di darsi a una macabra contabilità, dato che la storia dei diecimila morti in Libia si è dimostrato una balla poderosa: i diecimila morti ci sono stati in Giappone e si è vista la differenza ( e di questo parleremo  tra qualche riga).
Certo, se si impone  la no fly zone in Libia, bisognerebbe prevedere una no navvy zone Manama, con conseguenze logistiche, tattiche ( tempi di intervento in zona) e strategiche  (lasciare “libera” una ampia zona dell’oceano indiano da Singapore all’Oman, Dubai, e gli altri emirati, dall’Heggiaz, all’Iran), oppure ammettere che si va “in chiesa e al casino" a giorni alterni, con conseguenze imprevedibili sulla politica interna USA che tra poco più di un anno  ha le elezioni. 
ascolta (qui ) l'intervista allo storico Angelo del Boca 


Fallito, almeno per ora ,  l’obbiettivo di impossessarsi del petrolio libico per sanare il bilancio e sviare il traffico cinese dal Mediterraneo,  il fardello  finanziario inglese , già insostenibile, rischia il tracollo.
Infatti, cade sulle compagnie  di riassicurazione ( i Lloyds) famose per la capacità di assumersi rischi elevati  (al punto che la GENERALI , che ha filiali ovunque  nel mondo, non ha mai messo piede in Inghilterra) e che stanno appena adesso risollevandosi dal salasso dell’attentato alle torri gemelle.
In Giappone l’assicurazione contro i terremoti è sostanzialmente obbligatoria e alcuni esperti valutano il rischio assunto a cinquanta miliardi di sterline .  Adesso va affrontato a pena di una catena di fallimenti nelle assicurazioni, inglesi al 70% , dopo quella delle banche.


La situazione è talmente grave che potrebbe indurre ad atti disperati . Se daranno retta alla voce della ragione o a quella della disperazione, lo sapremo fin troppo presto.
Se l’audacia della  disperazione dovesse prevalere ,  dopo la tempesta perfetta del Giappone (terremoto +maremoto+crisi finanziaria + incidente nucleare) potremmo avere quella Mediterranea, per la quale si stanno preparando con una serie di declassamenti del credito la settimana scorsa  alla Grecia e questa settimana  al Portogallo.  I certificatori li conosciamo: prevedono le crisi degli altri, ma non quelle americane o britanniche.


Cominciamo a prevenire questo attacco che potrebbe avere esiti mortali per noi,  evitando  anzitutto di cedere all’isterismo nucleare e denunziando –se necessario-   gli untori dei media (sono gli stessi che cianciavano di diecimila morti a Tripoli ecc. ecc). La nuvola giapponese  è assai più lontana di quelle degli esperimenti  (e delle esplosioni nucleari) francesi in Algeria  e anche  quelli americani nell’atollo di Bikini erano  più vicini  di oltre tremila Km alle coste americane rispetto alle nuvolette giapponesi. Senza contare le cento e più  esplosioni nello stato del Nevada  a partire dagli anni cinquanta.
Inoltre molti  esperimenti USA ( tranne quelli sotterranei) erano autentiche esplosioni realizzate a seicento/mille metri d’altezza  per ottenere gli effetti più devastanti ed erano anche bombe all’idrogeno.
Non ci vuole uno scenziato atomico o un grande  economista  per capire  che vogliono che continuiamo a comprare petrolio, e vogliono l’esclusiva,  oppure minacciano l’Apocalisse.


testo completo qui

1 comentario:

Anónimo dijo...

Si parla del Qatar e di qualche altro emirato come partecipante volontario all'attuazione di provvedimenti militari contro la Libia.
Siamo alle comiche: monarchie assolute che vanno a imporre le buone maniere democratiche agli incivili libici!!!

Non solo il Baherein merita un trattamento diverso dalla Libia, ma gli Emiri oscurantisti sono cocchi preferibli al "tiranno" Gheddafi?
L'Arabia saudita invade Bahrein e manderà aerei e truppe con benedizione ONU e l'imprimatur della NATO....la realtà supera la fantasia.
Anche quella mediatica che -dopo la balla dei 10mila morti in Libia- ormai è davvero incontenibile...

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