Il segretario generale dell'ONU Ban ki-moon, continua il suo tour elettorale in vista della rielezione. E' in visita in Argentina, dove la Presidente Cristina Fernandez gli ha ricordato che è tempo di tirare fuori dal cassetto la risoluzione che imponeva alla Gran Bretagna di aprire i negoziati riguardanti le isole Malvine. Dopo la guerra delle Malvine -Falkland per il governo di Londra- molta acqua è passata sotto i ponti, ma gli inglesi continuano ad essere sordi più che mai, trovando del tutto naturale rimanere in possesso di una preziosa giemma coloniale.
Per varie ragioni: l'esistenza di risorse energetiche nell'area marittima; l'appoggio automatico dell'Unione Europea ad ogni possedimento coloniale d'un suo membro; la proiezione verso le ricchezze della nuova frontiera l'Antartide, i cui diritti e frontiere vanno stabiliti; la posizione strategica nell'emisfero sud del continente americano che ne fa una base operativa di straordinaria importanza per la NATO.
Ban ki-moon, se vuole garantirsi i voti del blocco sudamericano, deve rimettere all'ordine del giorno la questione dei negoziati tra l'Argentina e Gran Bretagna. L'UNASUR e le altre istuzioni regionali hanno più volte preso posizione contro il neocolonialismo di Londra, e stanno dalla parte dell'Argentina.
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