miércoles, 7 de septiembre de 2011

Libia: Assediata Bani Walid, privata di acqua e cibo

Negati i diritti umani dei civili della cittá
Bani Walid, in pieno deserto del Sahara, a 150 chilometroi al sudest di Tripoli, é sotto assedio dei gruppi comandati dalla NATO, che hanno bloccato le condutturre di acqua potabile e i rifornimenti alimentari. Con una popolazione appartenente alla etnia Warfalla, fedele al governo ufficiale libico di Gheddafi, oppone forte resistenza alle forze neocoloniali che esigono la resa incondizionata. Fermare Gheddafi significa castigare i civili che difendono le loro case e i loro cari?
Nella "nuova Libia", nata con i bombardamenti della NATO perpetrati per "proteggere i civili", non c'é posto per un milione di persone che non vogliono consegnare la loro cittá alle milizie che hanno giá saccheggiato Tripoli. La morsa su Bani Walid, quasi si trattasse d'un assedio medievale a un castello, dove si fa ricorso alla privazione del cibo e dell'acqua, come si concilia con i pruriti umanitari finora sbandierati? Alle spalle delle milizie ci sono i commandos francesi, inglesi, giordani e del Qatar, e dai cieli continuano i voli della NATO e gli ordigni su Sirte. Se controllassero la nazione nordafricana é incomprensibile che dichiarino ".. staremo fino auqndo sará necessario, non un minuto di piú".

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