viernes, 8 de junio de 2012

Grecia: 75% del debito è illegale

Syriza:Moratoria di 3 anni nel pagamento del debito - L'esempio dell'Argentina e dell'Ecuador - Commissione internazionale di indagine sul debito 
"Tra il 70 e il 75% del debito della Grecia è illegale. Dopo  le elezioni, la prima cosa che faremo sarà una moratoria del pagamento per tre o cinque anni, dopo proporremo un'assembea dove riuniremo tutti i rappresentanti dei Paesi indebitati e i creditori, per stabilire le coordinate per una revisione del debito in tutta Europa." Queste sono le intenzioni  di Syriza, la coalizione della sinistra sociale ellenica, espresse a "El Confidencial" da Kostas
Isychos, responsabile delle relazioni internazionali della nuova formazione politica che è in testa a tutti i sondaggi per le elezioni del 17 giugno. 
Ad Atene guardano con molto interesse all'esperienza dell'Argentina e dell'Ecuador, due paesi sudamericani che proclamarono la moratoria su una parte del loro debito. L'economista Correa, presidente dell'Ecuador, ottenne una riduzione dei gravami dopo che una commissione internazionale revisionó il dossier del debito, riscontrando dolo, falsificazione e truffa. I politici firmavano qualsiasi carta delle banche. Questa lotta vogliono condurla assieme al resto d'Europa, cianotica per la stretta mortale della dittatura finanziaria. 


"Saremo un punto di riferimento, come Davide scaglieremo la prima pietra -dice Kostas Isychos- ma la Spagna, Italia, Portogallo, Irlanda debbono seguirci...Assieme respingeremo gli oscuri interessi delle banche e degli speculatori". Ribadisce che non hanno intenzione di abbandonare l'euro o l'Unione, ma sottolinea che è impossibile continuare a subire le decisioni unilaterali di Bruxelles e Berlino. In Grecia mancano già le medicine per i cardiopatici ed è apparsa persino la denutrizione tra gli scolari più disagiati. La politica dell'arrogante elite liberista non si ferma neppure davanti a questi risultati, anzi intende generalizzarli.


Insomma, Syriza non se ne va, però non rinuncia alle rivendicazioni di carattere sociale che hanno attratto consensi anche tra i settori moderati, ed obbligherà la "europa" a definire se questi sono incompatibili con essa. E' blasfemo pensare ad un'inversione di rotta? In questo caso, dovranno cacciare la Grecia e questo cartellino rosso sarà contagioso per lo strapotere dell'eurocrazia, che dovrà misurarsi in uno scenario ben diverso dall'attuale. 










2 comentarios:

amaryllide dijo...

nessuna persona capace di intendere e volere può negare l'evidenza che NELL'EURO, alla Grecia non verrà MAI permesso di fare quello che propone Syriza, quindi delle due l'una: o vogliono fare quello che c'è scritto, e allora DEVONO uscire dall'euro, o non vogliono, e allora prendono in giro gli elettori. Tutte e due le cose (restare nell'euro e mandare gli speculatori dove meritano) sono impossibili, visto che l'euro l'ha voluto la finanza criminale.

Anónimo dijo...

..oppure farsi buttar fuori dal'euro con tutti gli annessi e connessi, cioè imporre un prezzo politico elevato, in termini di "contagio" e di credibilità complessiva del progetto di Europa elitista..
Sarebbe un cartello segnaletico per gli altri Paesi già segnalati come vittime sacrificali... Di norma, l'usuraio tosa la pecora anche se sanguina, ma si ferma solo quando sta per morire..o fuggire. E' ora che si tenga conto quale Europa vuole la gente che lavora o che ha perso il lavoro... La finanza, per quanto ripeta che "non ci sarà altro cammino aldi fuori del mio" non è Dio, e presto se ne accorgerà....

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