domingo, 30 de diciembre de 2012

Infortunio degli USA in Asia: esclusi dalla ATP


Un articolo firmato David P. Goldman (pseudonimo di Spengler) apparso su Asia Times del 27/11/2012, rivela che gli Stati Uniti uscirono con una secca sconfitta dal Vertice delle 15 nazioni asiatiche dell'ASEAN, svoltosi in Cambogia. Goldman, nel testo di "Nasce il mondo post-USA a Phnom Penh", specifica che si tratta della "peggiore sconfitta subita da una nazione", e mette in evidenza che i leader asiatici opposero un sonoro no alle pretese di Obama di
imporre ad ogni costo all'organizzazione della ATP le sue condizioni. In pratica, che l'ATP escludesse la Cina, ma tutti i membri dell'ASEAN, più la Cina, India, Giappone, Corea del sud, Australia e Nuova Zelanda conformarono una alleanza che -invece- esclude gli USA. Fallisce il tentativo di riposizionamento della potenza post-egemonica nel teatro di oprazione Asia-Pacifico, e si evidenzia con forza la conformazione di nuove istituzioni ed alleanze internazionali. Non si tratta di una sconfitta personale di Obama o della velleitaria signora Clinton, è la decadenza dell'unipolarismo. Lo scivolone della Casa Bianca in Asia, riproduce come una fotocopia l'infortunio in America latina, dove Washington e Canada vennero esclusi dalla CELAC (Comunità di Stati Indipendenti Latino Americani e Caraibi).







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