Il Daily Mail del 17 settembre del 2013, annunciava che una ricerca effettuata negli Stati Uniti e Regno Unito dall'Università di Vienna, indica che i "consumatori" stanno abbandonando
Facebook, con un ritmo senza precedenti. Dopo lo scandalo dello spionaggio scentifico denunciato da Snowden, 11 milioni di utenti -di cui 9 milioni negli USA e 2 milioni nel regno britannico- hanno deciso di ritirarsi da Facebook, adducendo come causa "ragioni personali". Questa, infatti, è la clausola utilizzata per reagire agli abusi e
proteggere la libertà individuale.
Di fronte alla sfrontata e massiva violazione della libertà individuale, e all'impotenza delle autorità ed istituzioni a garantire i diritti individuali, agli utenti è rimasta solo la possibilità di rescindere i vincoli con la compagnia. Incapace o connivente con chi usa gli utenti come cavie o materiale per l'estrazione e il commercio illegale di dati personali.Gli Stati si mostrano impotenti a proteggere i propri cittadini, si mostrano arrendevoli con l'agenzia NSA, e quindi diventano anch'essi oggetto passivo di spionaggio. E' questa la globalizzazione reale?
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