BRICS: 43% POPOLAZIONE MONDIALE - 16,8% del COMMERCIO MONDIALE
Le
riserve sono destinate a finanziare iniziative di sviluppo congiunto e a
controbilanciare il predominio della Banca Mondiale e del FMI. La
decisione è stata presa tra lle minacce statunitensi alla Siria, in
violazione del diritto internazionale. Il presidente cinese Xi Jinping
ha messo in guardia contro le possibili conseguenze economiche negative
di un’azione militare unilaterale degli Stati Uniti. La decisione è un
ulteriore passo verso il declino delle istituzioni di Bretton Woods,
afflitte da
scandali sulla corruzione e sempre più screditate dalla
schiavitù del debito, piuttosto che dallo sviluppo delle nazioni in via
di sviluppo.
Durante l’apertura del vertice del G20, il presidente della Russia,
Vladimir Putin, ha detto che la riserva monetaria dei BRICS sarà
capitalizzata con 100 miliardi di dollari. Secondo un comunicato stampa
dei BRICS, Brasile, India e Russia contribuiranno con 18 miliardi di
dollari USA alla riserva. La Cina contribuirà con 41 miliardi e il Sud
Africa con 5 miliardi di dollari. Il ministro delle Finanze della
Russia, Sergej Storchak ha detto, all’inizio di questa settimana, che
potrebbe passare un anno prima che la banca sia avviata, sottolineando
che ci sono molte e complicate questioni che devono essere discusse e
risolte.
La decisione di istituire la BRICS Development Bank è
stata presa nel giugno 2013, durante il vertice BRICS a Durban, in Sud
Africa. All’inizio di quest’anno, il ministro delle Finanze russo ha
detto che la banca potrebbe essere operativa entro il 2015. Il ministro
degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha detto che la banca “contribuirà ad evitare quegli impatti negativi che le fluttuazioni dei mercati valutari hanno sulle nostre economie“.
L’istituzione della banca e delle riserve potrà anche sostenere la loro
richiesta di riformare le quote nel Fondo Monetario Internazionale,
FMI. Attualmente, gli Stati Uniti dominano il FMI con la quota più alta
di tutti i Paesi, 17,08%, che permette agli USA di opporsi a qualsiasi
decisione, dato che le decisioni richiedono l’85% di tutti i voti prima
che possano essere adottate.
I Paesi BRICS rappresentano una forza finanziaria crescente e
considerevole nel mondo, con un commercio interno pari al 16,8% del
commercio globale, cioè 6,1 miliardi di dollari USA. Nel corso del
vertice BRICS a Durban, a giugno, il presidente del Sudafrica Jacob Zuma
ha sottolineato che la forza dei Paesi BRICS è amplificata dal fatto
che i suoi membri rappresentano il 43% della popolazione mondiale. Un
ulteriore fattore che amplia la rilevanza finanziaria, economica e
politica dei BRICS è che la Cina è anche membro primario dell’ASEAN, che
aprirà il mercato interno dell’ASEAN tra meno di due anni. Molti
analisti concordano sul fatto che una delle motivazioni alla base della
creazione della Banca BRICS, è il fatto che un potente cartello o
super-entità ha assunto il controllo delle istituzioni di Bretton Woods,
quali la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca
Internazionale per lo Sviluppo, a tal punto che è diventato impossibile
affrontarne la dilagante corruzione.
Un altro fatto ore motivante, citato
da molti analisti, è che la Russia e la Cina in particolare riaffermano
il mondo multipolare dopo che gli Stati Uniti, a seguito della fine
della cosiddetta “guerra fredda”, si sono lanciati in una sfrenata orgia
di aggressioni, diffondendo conflitti a bassa intensità nel tentativo
di accerchiare strategicamente la Russia e la Cina.
La decisione di
finanziare la Banca di sviluppo dei BRICS con 100 miliardi dollari, è
stata presa anche tra le minacce degli Stati Uniti di un attacco
militare unilaterale e illegale alla Siria, eludendo il Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite. Oggi, il presidente cinese Xi Jinping ha
messo in guardia contro le possibili conseguenze negative, per
l’economia globale, che potrebbe avere un’azione militare unilaterale
degli Stati Uniti contro la Siria.
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