Israele ha in programma la deportazione di 50.000
inmigranti provenienti dall'Eritrea e dal Sudan, ha dichiarato Michal
Rozin, la presidente della Commissione Parlamentaria dei lavoratori stranieri del parlamento israeliano. In tal senso, le autorità dello Stato ebraico vedono alla maggioranza degli immigranti africani come visitanti illegali. Respingono le
proposte dei gruppi di diritti umani su questa questione, che sostengono che la maggioranza degli africani è fuggita da regimi liberticidi e cerca asilo politico.
Rozin ha detto che Israele ha firmato un accordo con l'Uganda affinchè riceva migliaia di immigranti sudanesi ed eritrei che risiedono nei territori occupati palestinesi. Il ministro degli interni Gideon Saar, in un comunicato ufficiale annuncia che Tel Aviv comincerà a deportare quegli immigranti che entrarono dalla frontiera con l'Egitto nel 2006.
proposte dei gruppi di diritti umani su questa questione, che sostengono che la maggioranza degli africani è fuggita da regimi liberticidi e cerca asilo politico.
Rozin ha detto che Israele ha firmato un accordo con l'Uganda affinchè riceva migliaia di immigranti sudanesi ed eritrei che risiedono nei territori occupati palestinesi. Il ministro degli interni Gideon Saar, in un comunicato ufficiale annuncia che Tel Aviv comincerà a deportare quegli immigranti che entrarono dalla frontiera con l'Egitto nel 2006.
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