Alcuni colpi di mortaio si sono abbattuti sul tetto della rappresentanza diplomatica dello Stato del Vaticano a Damasco. Dallo scorso luglio, l'edificio è stato preso di mira una decina di volte dalle formazioni terroriste o "ribelli" -come preferiscono denominarli i loro finanziatori
occidentali e i petromonarchi arabi. L'ambasciata non ha riportato danni gravi, nonostante la recrudescenza del terrorismo abbia assunto un carattere di attacco esclusivo ai civili e alle strutture non-militari. La loro attività è ora ridotta alle auto-bomba e spari di mortai. Le varie bande di "ribelli", colpite in maniera inclemente dall'esercito siriano, sentono che i giochi si stanno chiudendo senza aver ottenuto i risultati sognati. E' in atto uno scontro cruento tra le varie fazioni e non è raro assistere a regolamenti di conti e duelli rusticani qaedisti nelle pubbliche vie delle maggiori città siriane (foto).
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