Il generale J. Kelly, capo del Comando sud delle forze armate degli Stati Uniti, commentò con amarezza l'ingiunzione dell'Ecuador ad abbandonare il Paese alla nutrita schiera di "addetti militari" presso l'ambasciata di Quito. Si tratta di ben 20 militari USA che erano a carico della
"coperazione in materia di sicurezza", a cui il governo del presidente Correa ha messo fine.
"La decisione dell'Ecuador è in linea con la perdita di influenza in questa parte del mondo, in America latina, per molte e diverse ragioni" aggiunse il generale Kelly. Il governo dell'Ecuador denunciò nel febbraio scorso che la presenza di 50 militari nel denominato "Gruppo militare" dell'ambasciata era sproporzionato ed eccessivo. A poco sono valse le spiegazioni secondo le quali tutti costoro lavoravono nella "lotta al narcotraffico".
"coperazione in materia di sicurezza", a cui il governo del presidente Correa ha messo fine.
"La decisione dell'Ecuador è in linea con la perdita di influenza in questa parte del mondo, in America latina, per molte e diverse ragioni" aggiunse il generale Kelly. Il governo dell'Ecuador denunciò nel febbraio scorso che la presenza di 50 militari nel denominato "Gruppo militare" dell'ambasciata era sproporzionato ed eccessivo. A poco sono valse le spiegazioni secondo le quali tutti costoro lavoravono nella "lotta al narcotraffico".
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