domingo, 2 de agosto de 2015

Italia: Chi è M. Ledeen, consigliere internazionale di Renzi?


STRAGE DI BOLOGNA 1980

Gianni Lannes ....Ma chi è Ledeen che attualmente viene accreditato ufficialmente come consulente di Matteo Renzi? Michael Ledeen è una spia dell’intelligence nordamericana e italiana. Negli anni Ottanta senza ricoprire nessun incarico ufficiale è, di fatto, consulente strategico per i servizi americani lavorando nelle amministrazioni di Regan e di Bush. Ha anche lavorato come consulente storico per il SISMI (servizio informazioni e sicurezza militare italiano). Nel 1980,
infatti, è stato al servizio di Giuseppe Santovito. In quegli anni ha coltivato alcune amicizie tra le quali Bettino Craxi e Francesco Cossiga.
Ledeen, inoltre, è membro dell’American Enterprise Institute uno degli organismi che, dopo l’11 settembre 2001, hanno forzato la politica estera Usa nell’attuale e rovinosa guerra al terrorismo globale, hanno indotto l’invasione dell’Afghanistan, l’occupazione dell’Iraq, hanno provato ripetutamente l’aggressione dell’Iran. Consulente di vari ministri israeliani, Ledeen è stato anche tra i capi del Jewish Institute for National Security Affairs (JINSA), ossia la cupola semi-segreta in cui si allacciano i rapporti inconfessabili tra l’esercito israeliano, alcuni settori del Pentagono e l’apparato militare industriale statunitense.
Ledeen è stato anche attratto dal mondo dei servizi segreti italiani e la sua abilità di depistaggio è stata riservata anche al nostro paese. Il suo nome appare in alcuni “misteri” nostrani: da “esperto” in aiuto di Cossiga al tempo del sequestro Moro, a consulente del già SISMI. Il suo nome è legato anche all’attentato al Papa Giovanni Paolo II: allora Ledeen concepì la pista bulgara, in gran parte considerata falsa, per nascondere alcune verità inconfessabili. 

Ciò sarà confermato dalla spia Francesco Pazienza che nel corso del processo del 1986-1988, in cui fu imputato e poi condannato per i depistaggi nella strage di Bologna, ha raccontato che Ledeen era nel Supersismi prima che lui ci entrasse. Pazienza riferì testualmente in sede processuale:
«Il Supersismi non era una struttura ma un’organizzazione… tra loro c’era Michael Ledeen, che era già lì prima che arrivassi io, e continuò a collaborare con i servizi, tanto che io arrivai a sapere con assoluta certezza che nel 1985 lui ottenne tutto il materiale dell’inchiesta sull’attentato al Papa». 
Il Supersismi, quindi, fu la struttura segreta sovrimposta ai servizi militari dalla P2 di Licio Gelli ed Eugenio Cefis. Dalle indagini sulla strage di Bologna risulta che gli insabbiamenti furono coordinati dalla P2, soprattutto con i suoi uomini nel SISMI. A metà degli anni Ottanta, l’allora capo del SISMI, Fulvio Martini allontanò Ledeen dal nostro Paese, definendolo ufficialmente «persona non gradita all’Italia».
Ledeen riappare in un altro scandalo italiano: “Mani Pulite”. Invitò più volte Antonio Di Pietro a Washington all’American Enterprise Institute.
Ledeen nel 1985-1986 è stato al centro dello scandalo Iran-Contras (Irangate) ovvero un traffico illegale di armi con l’Iran (su cui vigeva l’embargo), allo scopo di facilitare il rilascio di sette ostaggi statunitensi in quel momento nelle mani degli Hezbollah in Libano. Col ricavato si è finanziata in modo occulto l’opposizione violenta dei Contras al governo sandinista del Nicaragua, legittimamente eletto, ma inviso agli USA. Una commissione d’inchiesta parlamentare definirà la faccenda come “episodio imbarazzante ed “esemplare dei rischi di iniziative fuori dai canoni.  
Quindici anni dopo, il nome di Ledeen è riemerso in un’altra inchiesta parlamentare su un’altra operazione da lui escogitata. Parliamo di un “summit” segreto organizzato a Roma nell’ottobre del 2011 tra due funzionari del Pentagono e i vertici del SISMI per valutare un’operazione di spionaggio in Iran. E chi era il perno di quell’operazione? Ancora Ghorbanifar.
Il nome di Ledeen appare al centro di un altro scandalo, Nigergate, legato a presunti contatti tra Niger e Iraq in merito alla fornitura di uranio per la fabbricazione di armi nucleari. La vicenda venne alla luce con un’inchiesta svolta dai giornalisti italiani Carlo Bonini e Giuseppe D’Avanzo, secondo cui l’intelligence militare italiana, ovvero il SISMI, avrebbe consegnato alla CIA falsi documenti che avrebbero dovuto provare l’importazione di uranio dal Niger da parte dell’Iraq di Saddam Hussein. Tali documenti sarebbero stati, poi, utilizzati dal l’inquilino della casa bianca, George W. Bush come prova dei tentativi del dittatore iracheno di procurarsi armamenti nucleari. 
Da questo falso si costruì la seconda guerra del Golfo. Michael Ledeen, faccendiere e persona dichiarata non gradita all’Italia già negli anni ’80, coinvolto in scandali internazionali, complicati rapporti diplomatici tra stati e azioni riferibili ai servizi segreti italiani, americani e israeliani, è oggi annoverato tra i collaboratori del primo ministro pro tempore Matteo Renzi e rappresenta il consigliere “a stelle e strisce” per la politica estera italiana. La sua figura, a dir poco nebulosa, potrebbe rappresentare la causa delle “discutibili” scelte politiche del nostro Paese nelle recenti controversie in Medioriente e Ucraina contro la Russia.
Secondo il New York Post, ammiratori dell'ex sindaco di Firenze sarebbero gli ambienti della destra repubblicana, legati alle lobby pro Israele come anche pro Arabia Saudita. In questa direzione va anche il suo principale consulente politico, Marco Carrai (ricordate l’imprenditore/amico che pagò l’affitto della casa di Firenze a Renzi per ben 34 mesi?) magicamente impegnato in Israele in venture capital e nuove tecnologie. Ledeen ha spesso difeso Berlusconi, mentre seguiva la crescita politica di Renzi del quale oggi è consigliere. Una storia che si ripete dopo Craxi e Di Pietro.
La ricerca della verità, non di una verità di comodo, dovrebbe condurre i magistrati ad approfondire quanto scrisse un colonnello del Mossad, Victor Ostrowski, nel suo libro The other side of deception (mai tradotto in Italia) in cui afferma di aver fatto personalmente, con l'aiuto di esponenti della P2, un trasporto di armi ed esplosivi in Italia, proprio all'inizio del 1980 e, per di più, sulla strage di Ustica, che è datata 27 giugno di quello stesso 1980 di sangue, di aver saputo, dal suo superiore diretto nel servizio segreto israeliano, che quell'abbattimento era opera loro.
Fu il maresciallo dei carabinieri Francesco Sanapo a  raccontare che nel 1981, a Parigi, si riunirono, ospiti del servizio segreto militare francese, le tre maggiori cariche dei servizi militari italiani, i generali Santovito e Musumeci e il colonnello Belmonte, poi condannati. Con loro un personaggio vicino ai vertici della P2, tale Pazienza, e, sopra tutti, il capo della CIA in Italia,  il politologo ed acceso partigiano sionista Michael Leeden. 
Ed è proprio Ledeen le cui frequentazioni con l'attuale premier Renzi ne confermano un ruolo di primo piano in molte vicende, anche attuali, di casa nostra, l'anello mancante tra Cia Mossad e P2 che andrebbe sentito dai magistrati, specialmente adesso, dopo la rimozione del depistaggio palestinese. Senza dimenticare Ostrowski ovviamente. Allora, come mai nessuno dei due - Leeden e Ostrowski - è mai stato sentito dalla magistratura italiana?
TESTO COMPLETO qui
riferimenti:









1 comentario:

Franco C dijo...

Interessante. Pubblicato anche in OK Notizie http://oknotizie.virgilio.it/info/4820d2fd34cae991/italia_chi_e_m._ledeen_consigliere_internazionale_di_renzi_.html

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...