Con Macron va in porto l'OPA sulla Francia 26% di astensioni, 4 milioni di voti annullati o in bianco
Le vedettes del globalismo tirano un sospiro di sollievo: "passata è la tempesta, odo gli augelli far festa". A Bruxelles, sia nel versante UE che in quello NATO, levano alte le coppe colme di champagne, e rimano canti al futuro trionfale dell'Europa (nel senso di UE) e dell'atlantismo. Il tribalismo finanziario dà una sberla a chi fa esibizione di velleitá e impertinenze contro la sacralità del tutelato neoliberismo.
La sintesi: il singolare "fronte antifascista
senza fascismo", allestito dal partito trasversale americanista, ha già realizzato il suo programma strategico: impedire la vitttoria dell'opzione avversaria! In tal senso, ha già mantenuto la promessa con l'imperativo etico di battersi contro il "male" e con una unica offerta al suo elettorato. Risultato inferiore, però, rispetto all'aspettativa generata dagli ingenti fondi investiti e dall'unanimismo mediatico garantito.
L'eletto, uomo di qualità varie, anche se la più riconosciuta è la personificazione dissimulata del "male minore", potrà pertanto già dedicarsi fulltime allo sponsor.
26% di astensioni, 4 milioni di voti annullati o in bianco: una miscela destinata a creare polarizzazione, contrapposizione e radicalizzazione, indispensabili per stimolare la corrosione dell'equilibrio e della coesione sociale interna. ´
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