Il Venezuela è la prima destinazione latinoamericana degli
investimenti cinesi. Dal 2001 sono stati sviluppati circa 800 progetti
di cooperazione che hanno consentito lo sviluppo di settori strategici
quali energia, petrolio, istruzione, salute, tecnologia, commercio,
agroalimentare, agricoltura, infrastruttura, industria, cultura e sport.
Nel 2013, il commercio bilaterale era aumentato di 13714 volte da 1,4
milioni di dollari nel 1974 a 19200 milioni di dollari. La Russia ha
versato investimenti nella cintura petrolifera dell’Orinoco attraverso
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Rosneft, poi consolidati e che saranno sviluppati dopo l’incontro a
Mosca dei Presidenti Putin e Maduro all’inizio di ottobre. Si prevede
inoltre che la cooperazione agricola aumenti attraverso la creazione di
impianti di trasformazione ad alta tecnologia. La cooperazione militare
impegna più di 11000 milioni di dollari in missili, artiglieria, difesa
aerea, fucili, elicotteri, caccia e sistemi logistici. Il commercio tra i
due Paesi ha raggiunto il picco nel 2013, quando toccò i 2450 milioni
di dollari.
Nel maggio 2013 un accordo di riservatezza consentiva a
Rosneft di ottenere dati geologici sui blocchi petroliferi del Mar
Venezuelano per un possibile futuro sfruttamento, nella chiara
intenzione di proteggere gli interessi commerciali cinesi e di garantire
l’accesso russo ai futuri giacimenti di petrolio e gas in Venezuela.
Cina e Russia ostacolano l’interesse degli Stati Uniti ad intervenire
più decisamente nella politica venezuelana perché le alleanze del Paese
dei Caraibi sono vitali per i loro obiettivi geostrategici.
Le dichiarazioni di Mosca e Pechino su ogni aggressione degli Stati
Uniti, negli ultimi anni sono state chiare. Entrambi i governi hanno
chiesto la risoluzione sovrana dei conflitti e la non interferenza,
poiché le sanzioni imposte dall’amministrazione Trump rappresentano un
attacco diretto alle alleanze del Paese sudamericano. Perciò, quindi, il
loro appoggio alla risoluzione dei conflitti in Venezuela attraverso le
elezioni, sotto l’autorità dello Stato venezuelano e la sua istituzione
elettorale, oggetto di attacchi, la CNE.
Parte del conflitto globale si
svolge su un territorio locale consentendo al Venezuela, nella
riconfigurazione della dinamica geopolitica, di svolgere un ruolo
decisivo a favore del mondo multipolare nella ricerca dell’equilibrio
politico globale che permetta di esercitare i propri diritti sovrani.
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