viernes, 9 de marzo de 2018

Punti politici distintivi del "chavismo"


 
......Sul piano politico, il "chavismo" si caratterizza per questi punti fermi:

— sovranità e indipendenza nazionale; rifiuto del dominio di qualsiasi super-potenza imperialista, in particolare Stati Uniti. Chàvez diceva: "Non può capire la patria, tantomeno difenderla, chi non sa che il suo nemico principale è l'imperialismo nord-americano".

– rifiuto di qualsiasi preteso super-potere economico e finanziario (FMI, Banca Mondiale, OMC). L'indipendenza si difende, non solo sul terreno politico, ma anche nel settore economico, geopolitico, culturale, diplomatico fino al militare.

-istituzioni statali solide come quelle della Quinta Repubblica, istituite con la Costituzione del 1999;

– un potere esecutivo forte e una certa personalizzazione della politica per opporsi all'impotenza del regime dei partiti;

– un potere esecutivo forte che attribuisca al presidente della repubblica un ruolo primordiale;

– una relazione diretta tra il leader-presidente e il popolo avente un primato sui corpi intermedi, grazie alla concezione "partecipativa" della democrazia, con un ricorso frequente ai referendum e alle elezioni, al dialogo interattivo leader-popolo mediante un uso singolare dei mezzi di comunicazione di massa;

–una articolazione civico-militare in cui il perno è costituito dal Presidente, come coordinatore delle migliori qualità dei movimenti civili e dell'intelligenza patriottica degli apparati militari; le Forze Armate sono intimamente associate al progetto disviluppo nazionale nel quadro dell'unità-civico-militare;

–l'indipendenza nazionale e la grandezza del Venezuela;

– l'unione nazionale di tutti i venezuelani -al di là delle differenze politiche o regionali tradizionali che nel passato furono causa di divisione e decadenza-, attraverso una relazione diretta tra leader e popolo, cementata con politiche sociali inclusive e di giustizia sociale;

– priorità della politica sulle altre considerazioni (economiche, amministrative, tecniche, burocratiche ecc);

– rispetto dell'autorità dello Stato 

– volontà ferrea di giustizia sociale; 

– intervento dello Stato nell'economia;

–anticolonialismo e diritto all'autodeterminazione dei popoli;

– riattivazione dell'OPEC e coordinazione delle politiche petrolifere dei Paesi produttori ed esportatori;

– integrazione latinoamericana come orizzonte costante e imperativo dettato dallo stesso Simon Bolivar; creazione di strutture concrete per l'integrazione (ALBA, Unasur, Celac, Petrocaribe, TeleSUR);

– concezione di un mondo multipolare senza egemonie; che implica la sconfitta del progetto di egemonia imperiale unipolare, indispensabile per garantire la pace del pianeta e "l'equilibrio dell'universo". Favorire l'emergere di un mondo plolicentrico e multipolare. Chàvez lo segnalò come il quarto obiettivo storico del "Piano della Patria", suo programma di governo per il periodo 2013-2019;

– una diplomazia Sud-Sud con moltiplicazione dei rapporti con i Paesi del Sud attraverso il Movimento dei non-allineati (MNOAL) e alleanze orizzontali: Sudamerica/Africa (ASA) e Sudamerica Paesi arabai (ASPA). Chávez fu anche un sostenitore del gruppo  BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) e prefigurò un'allenza del Venezuela con questo gruppo per consolidare il mondo multipolare;

–solidarietà nazionale tra i cittadini e i territori; solidarietà latinoamericana;

– rispetto delle nazioni, che sono entità scolpite dalla storia e baluardi dei popoli contro gli imperialismi;

– rifiuto della dottrina del neoliberismo economico, preferenza per una economia orientata dallo Stato, mirante a uno svipuppo volontarista e strutturante (sovranità alimentaria, nazionalizzazione dei settori strategici);

– costruire uno "Stato delle missioni" per rispondere in maniera più diretta alle diverse esigenze del popolo;
.....
testo integrale QUI 
Traduzione parziale di Selvas

vedi  Ignacio Ramonet – L’umanesimo rivoluzionario QUI

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