Il bilancio destinato alla difesa, misurato in dollari, dei Paesi della regione latinoamericana, nell'anno 2001 e nel 2017. Non prende in considerazione le forze armate dell'America Centrale e dei Caraibi, e neppure l'Uruguay e la Bolivia. Non sorprende la spesa militare del Brasile che rappresenta la metá dell'estensione territoriale sudamericana, l'economia piú importante e la massa demografica piú consistente.
E' decisamente sorprendente il terzo posto occupato dalla Colombia con una spesa di quasi 10 miliardi di dollari, che la colloca come il paese con la piú alta quota procapíte pagata dai suoi contribuenti per la difesa. Trattandosi di un esercito impegnanto da piú di mezzo secolo nella repressione di forze insurgenti guerrigliere, stupisce il costo stratosferico per la conduzione di una guerra interna che -tra altre cose- finora ha prodotto piú di 4 milioni di rifugiati interni.
La spesa bellica é destinata a crescere poiché la Colombia é entrata nella sfera della NATO, pertanto dovrá aggiornare il proprio armamento e rifondare la struttura difensiva. E' presumibile un esubero di elementi, destinati a riciclarsi nel circuito delle organizzazioni militari private sparse per il mondo.
Il Venezuela é in netta controtendenza, visto che ha dimezzato il suo bilancio militare, nonostante abbia frontiere marittime con Olanda (isola di Aruba e Curazao), con la Francia (Martinica, Guadalupe) e con gli USA (Portorico). Vale a dire con la NATO.
Il Venezuela, nonostante tutto, con un bilancio contenuto, ha ottenuto l'ammodernamento della sua aviazione, dei sistemi di protezione elettronica e difesa aerea con missilistica russa e radaristica cinese. Conta con una capacitá di spostamento aviotrasportato in grado di garantire una soddisfacente dislocazione e concentrazione delle sue forze di difesa.
No hay comentarios:
Publicar un comentario