E' in corso il vertice presidenziale del Mercosur nella città argentina di San Miguel Tucumán, mantendendo così un ritmo molto snello che garantisce una certa continuità nel processo decisionale.
Sono sul tappeto varie questioni prioritarie: energie ed alimenti, ma si aspetta con una certa impazienza un'altra notizia deflagrante. Argentina e Brasile stanno per annunciare che sono pronte a rinunciare al dollaro nei loro scambi commerciali.
La anemica moneta degli Stati Uniti non sarà eliminata, ma diventerà facoltativa nel commercio bilaterale tra i due colossi del Mercosur che -da soli- rappresentano l'80% degli scambi commerciali di questo gruppo.
Dopo tre anni, è già pronto lo schema che permette di rimpiazzare il dollaro con le rispettive monete nazionali (pesos e rial). Manca solo l'annuncio dei rispettivi governi e potrebbe avvenire nel corso di questa conferenza di Tucumán.
Il commercio bilaterale del 2008 è calcolato in 30 miliardi di dollari, con un incremento di 5 miiardi rispetto al 2007.
C'è da osservare che la prima volta che venne studiata la possibilità di sostituire il dollaro negli scambi regionali fu nel 2005. Sicuramente la severa svalutazione costante che patisce il biglietto verde ha accelerato la decisione attuale.
E' vista come un preludio a scambi regionali regolati con le rispettive monete nazionali. Fase intermedia verso una moneta comune.
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