Nei dipartimenti di Guajira, Córdoba, Sucre, Atlántico, Chocó, Norte de Santander, Risaralda, Caldas, Quindío, Valle del Cauca, Cauca, Tolima,Huila, Casanare, Meta e Boyacá il Movimento Indigeno e popolare, da sei giorni sta rivendicando pacificamente la propria autonomia, la liberazione della 'madre terra', in difesa della vita e dei diritti territoriali, contro un governo legato al paramilitarismo.
Mentre Uribe Velez dichiara lo stato di Conmoción Interior (che equivale ad uno stato di eccezione, ove tutti i poteri passano nelle sue mani), la sua polizia, con mezzi brutali ed arcaici, ferisce oltre 200 indigeni (di cui il 10% con proiettili) e ne uccide quattro.
Nella sola Panamericana all'altezza della cittá di La María, Piendamó (CAUCA), territorio di dialogo, negoziazione e convivenza del CRIC, si trovano oltre 20 mila indigeni di differenti luoghi del Cauca. La forza pubblica ha ucciso Mariano Morano Dizú, vittima di un colpo di fucile alla testa e ci sono almeno altri 20 feriti. Informano che lí ci sono anche individui in abiti civili che stanno sparnado contro gli indigeni.
BILANCIO PRIME SEI GIORNATE DELLA MINGA
da ONIC - 16 ottobre 2008
Durante le azioni intraprese dal movimento indigeno nei dipartimenti di Guajira, Córdoba, Sucre, Atlántico, Chocó, Norte de Santander, Risaralda, Caldas, Quindío, Valle del Cauca, Cauca, Tolima,Huila, Casanare, Meta e Boyacá, si stanno presentando nelle ultime ore fatti di enorme gravità che evidenziano le politiche repressive e di criminalización della protesta sociale intraprese dal Governo.
I fatti più gravi si vengono presentando in La María - Piendamó nel Cauca e nel municipio di Candelaria del Valle dove l'ESMAD, l'Esercito e la Polizia attaccano gli indigeni a colpi di fucile, gas lacrimogeni, tanquetas, elicotteri e persino a machete per reprimere la protesta.
Preoccupano inoltre le versioni date dai mezzi di comunicazione, ove si afferma che queste manifestazioni sono infiltrate dalle FARC, con lo scopo di legittimare l'offensiva militare e le morti degli indigeni che continuano ad essere annunciate con insistenza dalle organizzazioni indigene e per i diritti umani che sono stati al tanto di questa situazione purtroppo non nuova.
Occorre ricordare che il 15 marzo nel Consiglio Comunitario realizzato a Popayán, il Presidente Álvaro Uribe ha offerto una ricompensa per la testa dei dirigenti delle popolazioni indigene presenti durante il processo della Liberazione della Madre Terra e da allora in colombia non ha cessato la violenza e la morte di indigeni.
http://www.nuncamas.splinder.com/
I fatti più gravi si vengono presentando in La María - Piendamó nel Cauca e nel municipio di Candelaria del Valle dove l'ESMAD, l'Esercito e la Polizia attaccano gli indigeni a colpi di fucile, gas lacrimogeni, tanquetas, elicotteri e persino a machete per reprimere la protesta.
Preoccupano inoltre le versioni date dai mezzi di comunicazione, ove si afferma che queste manifestazioni sono infiltrate dalle FARC, con lo scopo di legittimare l'offensiva militare e le morti degli indigeni che continuano ad essere annunciate con insistenza dalle organizzazioni indigene e per i diritti umani che sono stati al tanto di questa situazione purtroppo non nuova.
Occorre ricordare che il 15 marzo nel Consiglio Comunitario realizzato a Popayán, il Presidente Álvaro Uribe ha offerto una ricompensa per la testa dei dirigenti delle popolazioni indigene presenti durante il processo della Liberazione della Madre Terra e da allora in colombia non ha cessato la violenza e la morte di indigeni.
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