viernes, 24 de abril de 2009

Mozione al Consiglio regionale trentino: stop ai caccia JSF

Sedici Consiglieri regionali del Trentino Alto Adige/Sud Tirolo hanno presentato ieri al Consiglio una mozione in cui sollecitano il Parlamento italiano "a rivedere la scelta di aderire al programma pluriennale relativo all'acquisizione dei caccia Joint Strike Fighter (JSF) e ad utilizzare gli stanziamenti pluriennali di 14 miliardi di euro per politiche attive di sostegno ai lavoratori che in questo periodo di crisi sono a rischio disoccupazione".

La mozione - sollecitata a livello nazionale da un appello della campagna Sbilanciamoci! e localmente da numerose associazioni tra cui Unimondo - sarà votata nei prossimi giorni e può essere di modello per altri Consigli Regionali. Proprio in questi giorni, infatti, è in discussione nelle Commissioni Difesa di Camera e Senato la richiesta di parere da parte del Governo sull’adesione all'acquisto di 131 caccia F35-Joint Strike Fighter (JSF) che impegnerà il nostro paese fino al 2026 con una spesa di quasi 15 miliardi di euro.

"Dopo le fasi di sviluppo e pre-industrializzazione - riporta la mozione - il Governo chiede al Parlamento un semplice parere per passare alla fase di acquisizione di 131 cacciabombardieri JSF completi di relativi equipaggiamenti, supporto logistico iniziale e approntamento delle basi operative nazionali (4 aereoporti ed 1 portaerei).

Tutto per circa 12,9 miliardi di euro nel periodo 2009-2026. A ciò va aggiunta la realizzazione sul suolo nazionale (Cameri) di un centro europeo di manutenzione, revisione, riparazione e modifica dei velivoli al costo di 605,5 milioni di euro, da consegnare entro il 2012. A queste spese va aggiunto il miliardo di euro già investito per la fase di sviluppo, arriviamo così a quasi 15 miliardi di euro".

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