Tito Pulsinelli
Quando manacava mezzora all'atterraggio dell'aereo su cui viaggiava il Presidente Zelaya, reparti militari e cecchini appostati all'interno dell'aeroporto, hanno aperto il fuoco ad alteza d'uomo contro i manifestanti.
Sono morte 5 persone, due sono minorenni e sono stati colpiti direttamente alla testa con armi di alta precisione. I bossoli raccolti ed esibiti dai manifestanti testimoniano che si tratta di armi in possesso dell'esercito.
Il colonnello Mendoza, capo della polizia, un'ora prima dell'esecuzione a freddo contro civili disarmati, aveva annunciato publicamente che avrebbe ritirato i suoi uomini dalla zona aeroportuale. I veicoli della polizia hanno trasportato i numerosi feriti verso gli ospedali.
Questo indica che c'e' stato una frattura tra le fila golpiste, non altrettanto è avvenuto nei reparti militari. Costoro, per evitare la probabile e possibile invasione delle piste da parte della folla in attesa del Presidente Zelaya, hanno sparato contro gente indifesa.
La folla festante aveva gia' aperto dei varchi nella rete di recinzione metallica dell'aeroporto, e se riusciva ad entrare all'interno, avrebbe rimosso i camion che erano stati predisposti lungo le piste per rendere . impossibile l'atterraggio dell'aereo presidenziale.
La responsabilità delle uccisioni appartiene ai reparti militari, a cecchini e soldati che non hanno combattuto contro altri soldati, ma contro dei civili inermi. Sono dei volgari killers.
Durante questi tragici eventi, le reti televisive rimaste operanti in Hondura, trasmettevano film e cartoni animati. Tutte le altre radio e Tv sono ancora chiuse, e si registrano vari gornalisti uccisi in agguati nel corso della notte del sabato.
Nel corso del pomeriggio, tra i pochi aerei cui e' stato permesso di decollare, c'era uno di Continental su cui ha viaggiato l'ex-presidente Ricardo Flores, designato come il cervello occulto di questo golpe, che è scappato a Miami.
L'aereo che portava a casa Zelaya, ha dovuto sormontare ostacoli burocratici di varia natura frapposti dalle autorita' di Washington. Si e' trattato di ostruzionismo e tattica dilatoria finalizzata a impedire un atterraggio nel primo pomeriggio.
Due considerazioni che fanno riflettere:
1) Se il governo degli Stati Uniti fosse interessato realmente a restaurare la legalita' nel Paese centroamericano, avrebbe potuto mettere a disposizione di Zelaya la gigantesca pista della loro base militare di Palmerola. Si trova a solo 90 chilometri dalla capitale. Non l'hanno fatto.
2) I golpisti avevano ripetuto che volevano imprigionare Zelaya per mandarlo davanti ad un tribunale. Ieri avevano l'occasione. Perche' non lo hanno fatto arrivare? Perchè hanno chiuso l'aeroporto?
Il clan dei golpisti e gli sponsor occulti -interni ed internazionali- con ogni evidenza cercano di guadagnare tempo, resitere quanto e' necessario per anticipare le elezioni, poi si faranno da parte. Solo quando avranno potuto scegliere chi li rimpiazzera' -con qualche parvenza di legalita'- e con Zelaya fuori dal gioco.
Il problema rimane: il golpe non quaglia, Zelaya ha acquisito piu' prestigio e statura morale, e la tenace resistenza popolare non demorde. E' cresciuta, ed ha radici proprie e autonome: non e' espressione di nessun partito politico.
Questi -indistintamente- sono nello stesso fronte delle elites tradizionali, dei pretoriani, della Conferenza Episcopale e del monopolio mediatico. Il conflitto che lacera la naziona honduregma, conrappone il "partito nazionale" contro il "partito imperiale", l'oligarchia contro il resto della societa'. E' anche una espressione della lotta fra le classi.
I pretoriani di Tegicigalpa sono storicamente legati con un cordone ombelicale al Pentagono, alla CIA e alla destra nordaericana. E questa ha imposto ad Obama il proprio ministro della difesa, cioè quello di Bush. Obama è un presidente debole, e i neocons stanno giocando contro di lui e l'America latina. Come spiegare che non abbia riservato un quarto d'ora per ricevere il Presiidente Zelaya? La partita non e' arrivata nemmeno alla fine del primo tempo.
Quando manacava mezzora all'atterraggio dell'aereo su cui viaggiava il Presidente Zelaya, reparti militari e cecchini appostati all'interno dell'aeroporto, hanno aperto il fuoco ad alteza d'uomo contro i manifestanti.
Sono morte 5 persone, due sono minorenni e sono stati colpiti direttamente alla testa con armi di alta precisione. I bossoli raccolti ed esibiti dai manifestanti testimoniano che si tratta di armi in possesso dell'esercito.
Il colonnello Mendoza, capo della polizia, un'ora prima dell'esecuzione a freddo contro civili disarmati, aveva annunciato publicamente che avrebbe ritirato i suoi uomini dalla zona aeroportuale. I veicoli della polizia hanno trasportato i numerosi feriti verso gli ospedali.
Questo indica che c'e' stato una frattura tra le fila golpiste, non altrettanto è avvenuto nei reparti militari. Costoro, per evitare la probabile e possibile invasione delle piste da parte della folla in attesa del Presidente Zelaya, hanno sparato contro gente indifesa.
La folla festante aveva gia' aperto dei varchi nella rete di recinzione metallica dell'aeroporto, e se riusciva ad entrare all'interno, avrebbe rimosso i camion che erano stati predisposti lungo le piste per rendere . impossibile l'atterraggio dell'aereo presidenziale.
La responsabilità delle uccisioni appartiene ai reparti militari, a cecchini e soldati che non hanno combattuto contro altri soldati, ma contro dei civili inermi. Sono dei volgari killers.
Durante questi tragici eventi, le reti televisive rimaste operanti in Hondura, trasmettevano film e cartoni animati. Tutte le altre radio e Tv sono ancora chiuse, e si registrano vari gornalisti uccisi in agguati nel corso della notte del sabato.
Nel corso del pomeriggio, tra i pochi aerei cui e' stato permesso di decollare, c'era uno di Continental su cui ha viaggiato l'ex-presidente Ricardo Flores, designato come il cervello occulto di questo golpe, che è scappato a Miami.
L'aereo che portava a casa Zelaya, ha dovuto sormontare ostacoli burocratici di varia natura frapposti dalle autorita' di Washington. Si e' trattato di ostruzionismo e tattica dilatoria finalizzata a impedire un atterraggio nel primo pomeriggio.
Due considerazioni che fanno riflettere:
1) Se il governo degli Stati Uniti fosse interessato realmente a restaurare la legalita' nel Paese centroamericano, avrebbe potuto mettere a disposizione di Zelaya la gigantesca pista della loro base militare di Palmerola. Si trova a solo 90 chilometri dalla capitale. Non l'hanno fatto.
2) I golpisti avevano ripetuto che volevano imprigionare Zelaya per mandarlo davanti ad un tribunale. Ieri avevano l'occasione. Perche' non lo hanno fatto arrivare? Perchè hanno chiuso l'aeroporto?
Il clan dei golpisti e gli sponsor occulti -interni ed internazionali- con ogni evidenza cercano di guadagnare tempo, resitere quanto e' necessario per anticipare le elezioni, poi si faranno da parte. Solo quando avranno potuto scegliere chi li rimpiazzera' -con qualche parvenza di legalita'- e con Zelaya fuori dal gioco.
Il problema rimane: il golpe non quaglia, Zelaya ha acquisito piu' prestigio e statura morale, e la tenace resistenza popolare non demorde. E' cresciuta, ed ha radici proprie e autonome: non e' espressione di nessun partito politico.
Questi -indistintamente- sono nello stesso fronte delle elites tradizionali, dei pretoriani, della Conferenza Episcopale e del monopolio mediatico. Il conflitto che lacera la naziona honduregma, conrappone il "partito nazionale" contro il "partito imperiale", l'oligarchia contro il resto della societa'. E' anche una espressione della lotta fra le classi.
I pretoriani di Tegicigalpa sono storicamente legati con un cordone ombelicale al Pentagono, alla CIA e alla destra nordaericana. E questa ha imposto ad Obama il proprio ministro della difesa, cioè quello di Bush. Obama è un presidente debole, e i neocons stanno giocando contro di lui e l'America latina. Come spiegare che non abbia riservato un quarto d'ora per ricevere il Presiidente Zelaya? La partita non e' arrivata nemmeno alla fine del primo tempo.
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