jueves, 17 de diciembre de 2009

Cop15 Copenaghen. Scontri per la conferenza dell'Onu sul clima 16 dic 09



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RILASCIO IMMEDIATO di LUCA TORNATORE

Luca È il ricercatore arrestato nei giorni scorsi al termine di un dibattito con accuse pesantissime e completamente false. La prossima udienza è per il 12 gennaio, quindi Luca dovrà passare le festività in carcere in Danimarca.
Luca è stato il solo arrestato dopo un fermo di circa 150 persone. Volto noto durante i dibattiti e le assemblee e sempre presente pubblicamente con interventi e iniziative pacifiche, è stato volutamente e arbitrariamente allontanato dai luoghi di discussione e dibattito.
inviare l’appello anche all’ambasciata della Danimarca in Italia:

Ambasciata Danimarca in Italia
Via dei Monti Parioli 50
00197 Roma
e per mail all’ambasciatore Gunnar Ortmann
romamb@um.dk
e alla segretaria
Pernille Almind Bosi Tel. +39 06.9774.8333
E-mail peralm@um.dk

APPELLO per LIBERARE LUCA TORNATORE

Luca Tornatore non è solo un amico fraterno di chi scrive questo appello. Luca è un assegnista di ricerca al Dipartimento di fisica dell’Università di Trieste. E’ uno scienziato, uno di quelli che alla passione e alla voglia di cambiare il mondo uniscono, dunque, una riconosciuta competenza.

Questi sono gli ingredienti che lo hanno spinto, assieme a centina di attivisti ambientalisti italiani, a recarsi a Copenhagen. Luca è nella capitale danese per pretendere giustizia climatica, per confrontarsi all’interno del Climate Forum, per capire e per intrecciare relazioni con chi [come noi e lui] pensa che l’emergenza ambientale debba essere affrontata a partire da una democratizzazione delle decisioni e non attraverso la delega a chi l’ha provocata o a chi la sta peggiorando [siano essi vecchi o nuovi attori di rilievo del panorama geo-politico].

Luca Tornatore si trova oggi in stato di arresto, fermato assieme ad altre decine persone dopo aver partecipato ad un dibattito!! Luca, come centinaia di altri, non ha commesso alcun reato. Il suo fermo è stato confermato non sulla base di prove, ma proprio per punire il suo impegno, la sua visibilità pubblica e la sua competenza.
Ci sarebbe da ridere, ma quello che sta succedendo a Copenhagen non ha precedenti.

Il solo fatto di trovarsi per strada rende passibile di fermo, l’arresto preventivo [già di per sé strumento mostruoso dello stato d’eccezione] è stato abusato senza vergogna. Sono stati calcolati più di millecinquecento fermi di polizia, praticamente tutti ingiustificati. La capitale danese, ormai un ex simbolo della socialdemocrazia, si è trasformata in una vera e propria città di polizia.

Noi pretendiamo il rilascio immediato del Dottor Luca Tornatore, prima di tutto perché totalmente innocente, poi perché la sospensione dello stato di diritto, le provocazioni e le menzogne rendono la mancanza di Luca insopportabile per tutti noi e per tutti quelli che condividono, con serietà, le sue preoccupazioni per il futuro del nostro pianeta.

per adesioni scrivere a: giuseppe.caccia@unito.it

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