Raúl Ruiz Piñeda non è un terrorista per modo di dire, è uno che è stato condannato per due attentati alle ambasciate della Spagna e della Colombia, avvenuti a Caracas nel febraio del 2003. Processato, riconosciuto colpevole e condannato a 9 anni di carcere. Approfittando di una licenza per "buona condotta", il Piñeda si è dato alla fuga ed è approdato negli Stati Uniti. Accolto con il tappeto rosso ed inviato direttamente davanti alle telecamere di CNN. A dare fiato alle trombe propagandistiche in questa retta finale della campagna elettorale.
Il terrorista fuggiasco è stato presentato come una "vittima della dittatura" e paladino in lotta contro le tenebre populiste: l'ennesimo campione della libertà. Nulla di nuovo, visto che CNN negli ultimi tempi ha presentato come vittime un noto banchiere incorso in bancarotta fraudolenta che ha trafugato centinaia di milioni di dollari. Poi la "perseguitata" è stata una giudice -attualmente incarcerata- per aver firmato la libertà provvisoria ad un altro "banchiere creativo", a cambio della modica cifra di 1 milione di dollari.
Questa volta, CNN e le autorità USA hanno superato se stesse, santificando un terrorista tout court. Sembra che la regola cui si attengono sia questa: tutto è lecito, si può accusare Chávez di ogni accusa, e infangare il Venezuela con ogni pretesto. Meno il cannibalismo e la pedofilia. Per ora. E' un'evidenza che CNN crede nella nuova categoria del "terrorismo amico".
Accetterà la sfida lanciata da Chávez? CNN intervisterà per par condicio un guerrigliero della FARC o un dirigente palestinese?
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