Le autorità hanno esse stesse ammesso, che si tratta di “arresti preventivi affinché dei reati non venissero compiuti”, tra cui l’intenzione di occupare l’Ambasciata libica in Italia. L'immotivata e indifendibile incarcerazione lede i diritti di tre cittadini libici, tra cui Nuri Ahusain, presidente della Lega degli studenti libici in Italia. A Perugia, sono stati rinchiuse in galera pesone che non hanno commesso reati, represse preventivamente sulla base di una logica squisitamente politica, non penale.
Il "Comitato per la libertà dei tre patrioti libici" chiede:
- l’immediato rilascio di Nuri Ahusain e degli altri due studenti libici
- la cessazione dei bombardamenti sulla Libia
- l’uscita dell’Italia dalla coalizione degli aggressori
- il divieto all’uso del territorio italiano per attaccare la Libia
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