viernes, 5 de junio de 2015

Confluenza strategica della Cina e Russia. Perché?


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E’ in corso uno scontro titanico per la sopravvivenza della nostra specie nel XXI secolo, tra l’Occidente e la Cina, Russia, BRICS, ALBA (Alternativa Bolivariana per le Americhe), CELAC (Comunitá degli Stati Latinoamericani e Caraibi) e NAM (Paesi NonAllineati) 
...Sia i governanti russi, sia i cinesi conoscono il classico dell’Ammiraglio Alfred Mahan The Influence of Sea Power upon History, 1660–1783 (1890). La tesi che sostiene è semplice: controlla i mari attorno alla Russia, alla Cina e al resto dell’Eurasia/Medio Oriente, e controllerai le risorse umane e naturali del più grande continente della terra. Quindi, nella Russia degli anni novanta, e con l’enorme sviluppo economico cinese, entrambe le parti hanno
visto la luce (in effetti, finché Putin è stato eletto Primo Ministro/Presidente nel 1999-2000, Nursultan Nazarbaev del Kazakistan aveva letto Sea Power). Dapprima indipendentemente, e in seguito assieme, Russia e Cina hanno scritto in modo informale il loro manifesto Eurasiatico: l’Impero Occidentale può controllare i mari attorno a noi, ma non possono controllare l’enorme estensione del nostro continente, se noi non glielo permettiamo. E così, sono diventate parte del lessico e della loro visione dell’Asia, organizzazioni come le cinesi Shanghai Cooperation Organization (SCO), Belts and Roads Initiative (B&R), e le russe Collective Security Treaty Organization (CSTO) Eurasian Economic Union (EEU)

Gli stranieri ridono quando glielo dico, ma semplicemente ai Cinesi non piace l’Occidente. E con l’America alla testa della vipera dell’impero, lo zio Sam si classifica all’ultimo posto. I Cinesi conoscono la storia meglio degli Occidentali. Non dimenticheranno mai il loro Secolo di Umiliazione, 1840-1949, quando la Gran Bretagna e gli Stati Uniti si impegnarono in quella che è definita come “la più grande e duratura attività criminale della storia universale” – la schiavizzazione della popolazione cinese con l’oppio. Assieme alle potenze coloniali europee, passarono poi al furto delle riserve d’argento della nazione e al saccheggio delle sue risorse agricole, minerarie, forestali e umane.
Quando nel 1865 venne abolito il commercio degli schiavi negli Stati Uniti, furono gli Americani a portare questo modello di business favolosamente profittevole in Cina, dove si stima che la navi da guerra americane abbiano sequestrato e reso schiavi, un milione di “Coolies” cinesi, venduti poi per tutto il Nuovo Mondo. Gli Americani continuarono a rastrellare schiavi a scopro di lucro, finché non furono svergognati e spinti a smettere nel 1874.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli Americani, rifornirono il corrotto Chiang Kai Shek di miliardi in denari e armi (molte delle quali lui rubò o vendette ai Giapponesi), per combattere l’Esercito Rosso di Mao. In seguito gli USA si assicurarono che Chiang e il suo Kuomintang mafioso riuscissero a rifugiarsi a Taiwan, che sarebbe diventato la “vera” Cina per l’Occidente.
Sin dalla liberazione nel 1949, fino ad oggi, gli USA hanno incessantemente tentato di destabilizzare e rovesciare il governo Comunista Cinese, tramite Taiwan, il Tibet, lo Xinjang, la Birmania, il Vietnam, il Giappone, la Corea e così via.
Cosa dovrebbe piacere dell’Ovest, e specialmente degli Usa a un Cinese?
Testo completo QUI dell'estesa e profonda intervista a Jeff J. Brown di cui si consiglia la lettura, per capire la portata  risposta ormai a piú livelli -vale a dire giá eurasiatica- alla aggressione crescente occidentale. L'intervista la trovate su Saker-italia

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