Rasmussen ha confermato a Tripoli che le "operazioni sono terminate", la NATO sospende la semina di bombe. Taglia il nastro di inaugurazione della "nuova Libia", nella favola mediatica tutti vissero felici e contenti.
Comporaneamente, a Bengasi un giovine impresario viene nominato capo del governo de facto, per rimpiazzare lo squalificato Jibril. Contemporaneamente, l'ala islamista del CNT non si nasconde piú e parla apertamente di rompere le relazioni diplomatiche con tutti i Paesi, salvo quelli che intervennero militarmente a loro favore. Dicono senza problema che vogliono istaurare la sharia , reintrodurre la poligamia, rivedere il ruolo delle donne nella "nuova Libia". Insomma, Corti islamiche e segregazione. Saif al Islam ha smentito che voglia consegnarsi alla Corte penale internazionale: é impegnato a dirigere la resistenza. Hanno festeggiato la partenza della NATO anche i partigiani verdi di Gheddafi che ora si apprestano ad affrontare i "repubblichini" di Bengasi.
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