miércoles, 15 de julio de 2015

Grecia:Bruxelles esulta alla fine dell'Unione Europea


La Germania nuoce agli altri e a se stessa -Vittoria di Pirro del fondamentalismo immediatista

T. Pulsinelli - Per la terza volta in un secolo, la Germania ha distrutto l'Europa. Sotto le macerie rimane non solo la Grecia, ma il progetto stesso di un blocco continentale autonomo, equidistante, padrone del suo futuro, e in grado di annodare e conservare relazioni reciprocamente vantaggiose con il nuovo mondo emergente. A Berlino, ancora una volta, non vedono oltre gli interessi immediati di bottega, e dei fattorini delle contrade vassalle. Per imporre il monito fondamentalista del "non avrai altra moneta che la mia"
vedi anche Chi sostiene l'euro lavora per i grandi banchieri  QUI
Le aquile non volano su Bruxelles QUI

o il  "non ci sará altra Europa che non sia questa",  hanno seppellito in una fossa comune anche la loro posizione egemonica e la rendita di posizione a media scadenza.

La nazione che si é avvantaggiata piú di ogni altra dei condoni sul debito -60% del suo debito estero cancellato alle porte degli anni 60- ha mostrato il pollice verso ad Atene, mandando in frantumi lo specchio illusorio della entitá-UE. Ha ferito a morte l'euro, vale a dire la moneta con cui i tedeschi si son fatti finanziare la loro ri-unificazione. Piú che soci maggioritari di una alleanza, hanno agito come gendarmi dell'usura. Mai prima d'ora, risalta con tanta solare evidenza che la  dittatura finanziaria non é una forzatura retorica, né uno slogan della propaganda. E' purtroppo banale cronaca politica.


Il triangolo Bruxelles-BCE-Berlino é un fatale triangolo delle Bermude perché il progetto-Europa delle elites non sta piú in piedi. E' insostenibile perché costruito alla misura degli appetiti di un solo Paese e di una unica componente sociale. Finora si reggeva con la stampella di un esorbitante vassallaggio alla geopolitica di Washington e con l'importazione coatta della sua ideologia neoliberista. Non vince né convince, potrá durare solo grazie a  "governi tecnici", ossia varianti tipologiche un tempo definiti governi de facto o dittature costituzionali.


La dirigenza politica di Atene capitola inspiegabilmente nel momento di sua maggior forza, all'indomani della cristallina affermazione nel referundum. Crolla senza combattere e resistere. Per ora. Sicuramente Alexsis Tsipras non ha la stessa fibra dei Chavez, Evo Morales, Nestor Kirchner o Correa. Si chiude un capitolo con un epilogo drammatico: volontá popolore, suffragio universale e referundum non valgono -o non si equivalgono- ai voleri oscurantisti delle oligarchie.



Ci sy avvia verso una fase in cui non ci sarà piú spazio per la tattica, dove gli interessi vitali degli europei meridionali non hanno piú nessuna rappresentanza istituzionale a Bruxelles. Dietro l'angolo c'é la radicalizzazione, la rivolta sarà estrema, forse anche violenta. Speriamo che l'Europa non conosca nessun "Caracazo" e nessuna repressione sanguinosa di ribellioni popolari anti-FMI.

La visione geopolitica tipo "IV Reich" delle Merkell+Schäuble+Steinmeier ha incassato una vittoria di Pirro. Il futuro é giá scritto: é l'inizio della fine dall'euro e della entitá-UE. Si approfondisce il processo di disgregazione-frammentazione che culminerá con una riduzione dell'attuale raggio di influenza della Germania. Ha imposto l'unilateralismo, sostituendo gli accordi comuni e la collegialità decisionale con la sua esclusiva convenienza. Nella latitudine sociale del Mediterraneo se ne deve prender velocemente atto e tornare a guardare e agire verso tutte le sue sponde. Questa è la sua missione primaria nonche' la sua vocazione storica. E' lo spazio da cui ripartire nella incipiente fase post-euro e post-UE.

1 comentario:

Anónimo dijo...

Gli USA fiutano il pericolo tangibile dell'approdo della Russia nell'Egeo, che
comporterà una presenza consolidata di Mosca ne Mediterraneo, scompaginando gli equilibri nel Medioriente.
A Washington non frega nulla della fame dei Greci così come non molla un dollaro per evitare la bancarotta di Portorico- Percepiscono che il sadismo finanziario di Berlino è un azzardo che gli si rivolterà contro, tra non molto.

LA gERMANIA HA TIRATO TROPPO LA CORDA, e il giocattolo va in frantumi, mettendo in pericolo gli interessi globali degli USA nell¡area tra lo stretto di Gibilterra, Dardanelli. Suez e mar Nero.

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